La semifinale tra Inter e
Barcellona rimarrà nella storia della Champions. L'eliminatoria è
stata favolosa per intensità, emozioni e incertezza. Si sono
incontrate le avversarie perfette, e hanno dato vita a due grandi
sfide che suscitano incredulità. Tutto poteva accadere, tutto è
accaduto. È del tutto inutile discutere di tattica o di gesti
tecnici. Sarebbe specioso e non porterebbe alla comprensione di
quello che è capitato nelle due partite. È la magia, il mistero e
l'imponderabilità del calcio. L'ultimo grande romanzo popolare
rimasto, capace di sviluppare trame impensabili, in grado di
rinnovare il suo fascino, che si proietta nell'eternità. Si è
sfiorita la bellezza, che non è assoluta, che non è perfetta, è
umana, e quindi fallabile, nel suo incedere. Le formazioni hanno dato vita a un duello
infinito e grandioso. Un formidabile scontro generazionale: Acerbi e
Sommer versus Yamal e Pedri. I vecchi hanno sconfitto i giovani.
Acerbi che oltre il 90° si butta in area avversaria, quando le
speranze erano quasi nulla e segna. Sommer che compie due autentici
miracoli. Yamal e Pedri hanno portato palla, hanno mostrato un
talento incredibile, hanno tecnica ed eleganza, hanno movenze
stupende, non è bastato, ma non temano sono già dentro il futuro.
Questo e tanto altro è stata Inter e Barcellona.
CHAMPIONS

Inter-Barcellona è finita 7 a 6