Che la stagione in Formula 1 della Ferrari sia iniziata malissimo è
storia nota. Dove invece la Scuderia di Maranello sta andando
fortissimo è nel WEC, l'Endurance; quello che i più vecchi
ricordano come Campionato mondiale Marche perché qua, a differenza
del pilota, si premiava soprattutto il marchio. E forse per quello
era molto amato dal Grande Vecchio, che ha sempre considerato la
macchina più importante di chi la guidava. Poi, con l'ingresso della
FIAT, l'affinarsi della tecnologia e l'aumento dei costi le cose
cambiarono, mettendo la F1 al primo posto. In questa edizione della gara belga di Spa - Francorchamps , nel
circuito considerato da sempre una sorta di Università
dell'automobilismo sportivo, nonostante la penalizzazione imposta dal
BoP (Balance of Performance) per via delle prime due vittorie
stagionali, con un aumento di 20 kg del peso e una diminuzione della
potenza, la Ferrari è arrivata ancora davanti a tutti. Non solo: le
macchine contrassegnate dal Cavallino si sono imposte anche nella
classe cadetta (la LMGT3) grazie al successo della Ferrari 296 numero
21, portata al primo posto di categoria dal varesino Alessio Rovera,
nelle ultime due ore di corsa, grazie a una rimonta strepitosa a suon
di giri veloci e sorpassi ai danni dei rivali. A condurre la macchina
vittoriosa sono stati anche Simon Mann e François Heriau. Ottima, in
questa categoria, la prova del nostro Thomas Flohr che ha
portato la Ferrari ufficiale numero 54, assieme a Castellacci e
Rigoni, sul gradino più basso del podio della categoria. Peccato
perché l'elvetico era anche riuscito ad andare in testa,
perdendo poi la piazza d'onore per una manciata di secondi, preceduto
dalla Ford Mustang numero 88 di Proton Competition condotta da
Olsen/Levorato/Gattuso. Una gara condotta magistralmente dal punto di
vista tattico da parte dei piloti e degli uomini al muretto, guidati
dal Team Manager Antonello Coletta, uno che sarebbe sicuramente
piaciuto al Drake. Non era facile, a questo giro (ma quando lo è
nelle gare di durata?), per via della penalizzazione dovuta al BoP.
A prevalere in Belgio è stata questa volta la vettura numero 51
condotta da Antonio Giovinazzi/James Calado/Alessandro in virtù,
appunto, di una gestione di grande spessore nelle ultime due ore, dal
momento che un ingresso della Safety Car aveva tutte le vetture della
Classe HYPERCAR ripartire una dietro l'altra, facendo diventare
cruciale la strategia delle soste ai box per rifornimenti carburante,
energia e cambio gomme. Sugli scudi, nella categoria regina, Alpine e
BMW, che hanno lottato sino all'ultimo contro le due macchine Rosse
contrassegnate dai numeri 51 e 50. Decisiva la sosta ai box di Pier
Guidi, nell'ultima ora di gara, abilissimo a ricaricare energia
uscendo però davanti ai compagni di Scuderia. Sul gradino più
basso del podio una ottima Alpine contrassegnata dal numero 36,
condotta da Schumacher/Makowiecki/Gounon, bravi a prendere il comando
a metà gara, chiudendo staccati di poco più di 5" dal leader
della corsa. La Toyota numero 8 del nostro Sébastien Buemi,
assieme ad Hartley/Hirakawa, in vista della 24h di Le Mans sembra
aver ritrovato un discreto passo gara, chiudendo al quarto posto, a
oltre 30" dal vincitore. Grazie anche all'abilità del muretto,
il portacolori rossocrociato ha messo gli scarichi della sua GR010
Hybrid davanti alle Cadillac numero 12 di Lynn/Nato Stevens e alla 38
di Bourdais/Bamber/Button. Solo settimi i compagni di Scuderia con la
Toyota numero 7. De Vries/Kobayashi/Conway si sono dovuti fermare ai
box nel finale, compromettendo una gara discreta. La BMW numero 15 di
Marciello/Magnussen, data tra le favorite alla vigilia, ha chiuso
decima per via di una penalità nella parte centrale di gara. La
gemella col numero 20 condotta da Frijns/Rast ha dato invece vita a
un duello interessantissimo per il podio, cedendo nel finale per un
problema ai freni. La Scuderia bavarese, tuttavia, potrebbe dire la
sua in Francia, il mese prossimo, in quella che è la gara che conta
davvero. Ora, appunto, Le Mans. Non ci può essere pronostico: troppe
le variabili in ballo. Quello che possiamo anticipare è che sarà
uno spettacolo indimenticabile per chi potrà esserci, con 300.000
persone presenti, la notte lunghissima e l'alba salutata dai fari
delle auto. Un sogno per chiunque abbia un fremito ogni volta che
sente rombare un motore.
Automobilismo

Belgio, la Ferrari vince a Spa