CALCIO SVIZZERO
La felicità controllata di David Degen
Pubblicato il 13.05.2025 05:17
di Red.
Sono trascorsi quattro anni, dopo aver rilevato il club, e David Degen ha condotto il Basilea alla conquista del titolo, e la stagione non è ancora finita, è possibile alzare al cielo un altro trofeo. I tifosi hanno fatto festa grande, hanno cantato, hanno esultato. E hanno invocato il nome del loro Presidente, volevano ascoltare le sue parole. Lui restio intendevalasciare il proscenio ai giocatori. Ha ringraziato i fan per la lunga attesa, la Super League è arrivata dopo un digiuno di otto anni. Ed è scomparso. Si è, quasi, dileguato. Ha poi rilasciato alcune dichiarazioni ai media presenti. Ha spiegato: “Per me è importante che tutti gli altri fossero in primo piano e non io. Non volevo andare sul balcone”. All'apparenza appare molto freddo e compassato, quasi distaccato, ma confessa che “dentro provo enormi emozioni”, che non gli piace mostrare pubblicamente. Quattro anni nel calcio sono un'eternità. Costituiscono un periodo lungo, nel football la pazienza non esiste. E una piazza come Basilea è esigente ed ambiziosa. Non sono mancate critiche e polemiche circa il suo operato e quello del consiglio d'amministrazione. Ma ora è il momento della soddisfazione, il compimento di un progetto, che aveva un obiettivo primario: “Rimettere in salute il FCB dal punto di vista finanziario”. Ora bisogna continuare su questa strada, rimanere competitivi con lungimiranza. Un ultimo pensiero lo dedica a Shaqiri a cui intende “costruire un monumento”. E non poteva essere altrimenti.