CALCIO INTERNAZIONALE
Scelto l'allenatore perfetto
Pubblicato il 13.05.2025 05:55
di A. L.
La Federcalcio brasiliana non ha dubbi. La migliore Nazionale della storia del calcio deve essere diretta dal tecnico più vittorioso al mondo. L'obiettivo è chiaro: ritornare ai fasti antichi, a essere un punto di riferimento per il football. Le ambizioni sono declamate e vanno nella direzione di ricercare una grandezza perduta, smarrita, evaporata. Il Brasile è in crisi di risultati, di gioco, di credibilità. La patria del pallone arranca, è debilitata, tutto sembra precipitare. La Federazione si trova alle prese con problemi giudiziari, il Presidente rischia la destituzione. Ma sono questioni di tribunali. Quello che preoccupa i tifosi è il campo. I risultati della verdeoro sono preoccupanti. La missione di Carlo Ancelotti non è impossibile, ma sicuramente molto complicata. Il sogno è quello di conquistare la Coppa del Mondo. L'obiettivo realistico è quello di recuperare un livello degno del passato. L'italiano è uno dei più grandi in circolazione. Rispetto ai suoi connazionali è flemmatico e impassibile, non si scompone, non gesticola e sembra non dia mai segni di nervosismo. È un normale capace di diventare unico. Le sue rivoluzioni sono silenziose e sottovalutate. La sua forza è la versatilità, non si adatta ai tempi, li studia, li analizza e li smonta. Non è né un conservatore né un innovatore. La sua impronta tattica è chiara: il modulo è secondario, non è un integralista, ma adotta un sistema modellato sulle caratteristiche dei giocatori. È un freddo: il caso  non lo destabilizza, lo neutralizza e poi procede spedito. Il trucco non è complicato: le partite vanno indirizzate, seguendo lo spirito che aleggia su di esse, ma si deve essere capaci di sentire. Il resto si vedrà.