Dresda, la dodicesima città più grande della Germania, è in
festa: la sua squadra di calcio è tornata in Seconda Bundesliga. Artefice di
quest’impresa è un allenatore sciaffusano, il 42.enne Thomas Stamm.
Dopo
aver lavorato per quattro anni nel settore giovanile del Winterthur e
contemporaneamente anche per la federazione, nelle squadre U15 e U16, si è poi
trasferito nel Freiburg, dov’è rimasto per nove anni, fino ad allenare la seconda
squadra.
Un anno fa la chiamata della Dinamo Dresda, una grande del calcio della
ormai defunta DDR ed è la squadra di casa di grandi campioni come Matthias
Sammer e Ulf Kirsten. Nel 1948 fu fondato il club SV Deutsche Volkspolizei
Dresden. Nel suo periodo d'oro, il club giocò 98 partite di Coppa dei Campioni.
Con
quasi 30.000 spettatori nello stadio Rudolf Harbig, quasi sempre esaurito, il
Dresda ha una media di presenze superiore a quella di sei club della Bundesliga
e dieci club di seconda divisione. E Stamm afferma: "La terza lega tedesca
è paragonabile alla Super League svizzera".
E
Stamm corregge subito molti luoghi comuni. «Dresda è una bellissima città
culturale, ma è sottovalutata da molti. "La qualità della vita qui è
eccellente", afferma con entusiasmo.
Stamm, che ha ottenuto la licenza UEFA Pro insieme a Gerardo Seoane,
Raphael Wicky e Mauro Lustrinelli, rimarrà al Dresda, per riportare ancora più
in alto il club.
La città, che fu distrutta come nessun'altra durante la Seconda Guerra Mondiale e che nel 1945 era in rovina, sogna di più. Stamm conferma: "Con la nostra infrastruttura e la nostra base di tifosi, la Bundesliga è un obiettivo realistico a medio termine".
Il suo nome circola già anche in Svizzera e pare che club importanti come Basilea e YB lo stiano monitorando.
La città, che fu distrutta come nessun'altra durante la Seconda Guerra Mondiale e che nel 1945 era in rovina, sogna di più. Stamm conferma: "Con la nostra infrastruttura e la nostra base di tifosi, la Bundesliga è un obiettivo realistico a medio termine".
Il suo nome circola già anche in Svizzera e pare che club importanti come Basilea e YB lo stiano monitorando.
Lui non nega che un giorno potrebbe anche tornare: “La Svizzera
è sempre nel mio cuore”, ma per il momento l’unica Svizzera che gli interessa è
quella… sassone.