FC LUGANO
Il Lugano non resuscita
Pubblicato il 16.05.2025 05:30
di Silvano Pulga
Sabato sera avevamo chiesto a Mattia Croci-Torti, in conferenza stampa, dopo la disfatta contro il Basilea, quali parole bisognava trovare per rimotivare il gruppo, destabilizzato dopo una sconfitta di quelle proporzioni, e per come era maturata. Siamo sicuri che il tecnico di Vacallo ci abbia provato: tuttavia, a Ginevra, la squadra bianconera non è riuscita a reagire, uscendo sconfitta per mano di un Servette neppure troppo performante. Da salvare solo gli ultimi minuti quando i sottocenerini, ormai sotto 3-1, hanno avuto un sussulto d'orgoglio, andando vicinissimi al secondo gol, e mettendo alle corde i padroni di casa, che sembravano certi della vittoria. Poi un contropiede finale dei Grénats, dalla propria area, ha chiuso definitivamente i giochi per un 4-1 severissimo: 9 gol incassati in due partite, e un'Europa che si allontana, anche se la vittoria dello Young Boys a Lucerna, pur allontanando il sogno di un eventuale terzo posto, tiene accesa la fiammella europea. Certo: la possibile conquista, da parte del Basilea, della Coppa svizzera, nella finale col Bienne del 1° giugno, permetterebbe anche alla quinta in classifica di partecipare agli spareggi di Conference League. Tuttavia, va detto, si tratterebbe di un percorso più complicato di quello della passata stagione, e senza paracadute, analogo a quello fatto l'estate scorsa dal San Gallo: trasferte in luoghi difficili da raggiungere, con primo turno già a fine luglio. Ovvio che i tifosi non si pongano certo problemi, e che il raggiungimento del traguardo europeo sarebbe senza dubbio salutato positivamente; tuttavia, si tratterebbe di uno sforzo non indifferente per la squadra, al netto del fatto che, nel turno finale, entreranno in gioco le squadre inglesi, italiane, spagnole e tedesche, che costituirebbero un ostacolo durissimo. Ma questi, vista la situazione, sono discorsi prematuri. Ci sarà tempo, per confrontarsi, all'interno dello spogliatoio, in attesa della trasferta di domenica pomeriggio, a Losanna. Certo, i bianconeri sarebbero magari potuti rimanere in Svizzera romanda per preparare una sfida delicatissima contro la compagine biancoblù, rivale diretta per quel quarto (e quinto aggiungiamo noi) importantissimo posto in classifica. Invece si è deciso di tornare in Ticino, a significare che, in questo periodo, un periodo di convivenza forzata, per la squadra, avrebbe fatto più male che bene. Meglio starsene ognuno a casa propria, a meditare con calma in solitudine. Al di là del risultato, infatti, che appare forse troppo severo per quanto fatto vedere in campo dai ginevrini, preoccupa l'atteggiamento dei bianconeri, con un Hajdari ancora una volta sul banco degli imputati nei primi due gol dei padroni di casa. Ma, in ogni caso, difficile dare delle sufficienze per quanto visto in riva al Lemano. Bislimi, apparso nervoso e ammonito dall'arbitro Cibelli, salterà la partita di domenica, così come Zanotti, anch'egli sanzionato dall'arbitro in occasione dell'azione che ha portato al rigore per il Servette che, di fatto, ha chiuso l'incontro. Certo: come già detto sopra, le sconfitte di Losanna e Lucerna tengono ancora viva la classifica. Ma è evidente che la squadra vista stasera a Lancy difficilmente andrà a punti nelle ultime due partite. Speriamo nel Crus, e nelle sue capacità di saper trovare il messaggio giusto da far passare a una squadra che sembra, invece, aver tirato i remi in barca.