Grandi successi con il
Bayern, guida deludente della Nazionale tedesca. Laporta e Deco avevano
scelto Flick con convinzione. Il Barcellona era alle prese con una
situazione finanziaria complicata, e anche il campo non dava le
necessarie soddisfazioni. Il tempo ha confermato che la scommessa è
stata vinta, sono stati conseguiti tre dei quattro titoli a
disposizione: Liga (è appena arrivata la 28esima) ; Coppa del Re;
Supercoppa. Real più volte affrontato e molto spesso battuto.
Squadra e tecnico sono entrati subito in simbiosi, e lui con il buon
senso del padre di famiglia ha fatto elevare il rendimento dei
terribili ragazzini che ha a sua disposizione. La sua direzione è
stata anche dura, ha imposto regole ferree. Ha potuto contare su
quattro giocatori fondamentali, il cui apporto è stato decisivo:
Yamal; Pedri; Raphinha; Lewandowski. Ma c'è un grande rammarico: la
Champions, la stagione poteva diventare trionfale e storica. Il
direttore del sito Luca Sciarini non ha dubbi: la clamorosa eliminazione, contro l'Inter, è
stata tutta colpa di Flick. La tesi: il tedesco ha dotato la sua
squadra di un gioco spettacolare, ma non contempla l'avversario. I dettami impostati sono i seguenti: ricerca spasmodica del fuorigioco; rivali schiacciati
nella loro area; difesa schierata altissima. È il calcio del
futuro? È sostenibile con continuità? Domanda legittime, risposte
opinabili. Per adesso Flick in Spagna è celebrato, e il Barcellona è
considerata la formazione più bella del mondo.
CALCIO INTERNAZIONALE

Benvenuti nell'era Flick