AC BELLINZONA
Nelle mani di Pablo
Pubblicato il 16.05.2025 08:07
di L.S.
Saranno giorni tremendamente difficili, appesi alla volontà di Pablo Bentancur.
Il patron granata dovrà, come confermato ieri sera dal presidente Brenno Martignoni a Fuorigioco, mettere altri 500 mila franchi, oltre al milione già messo. È la garanzia che richiede la Lega per ottenere la licenza. Altrimenti, niente Challenge League! 
Per il club granata un colpo basso, una mossa da parte della Lega che non si aspettavano, come ha tuonato l’avvocato Martignoni, che ha parlato di momento delicatissimo. Una doccia fredda per tutti coloro che hanno a cuore i colori granata.
La domanda, al di là di ciò che ha fatto la Lega, adesso è una sola: Bentancur metterà questa garanzia per permettere all’ACB di giocare in Challenge League anche la prossima stagione?
Il patron è stanco di mettere soldi e soprattutto di vivere in un ambiente, calcisticamente parlando, che non lo ama e non lo rispetta. Tanti, per non dire troppi, i problemi con cui convivere ogni giorno nella capitale. Tra le contestazioni dei tifosi, le polemiche con il Comune e le diatribe con la Lega, è difficile andare avanti così.
Vuole vendere, lo ha già detto e lo ha ribadito anche recentemente. Difficile, però, trovare un compratore serio e affidabile, qualcuno con cui mettersi d’accordo. Chiedere a Renzetti qualche anno fa, per una conferma.
Ci sono tre giorni di tempo, e tutti aspettano la mossa del patron. Metterà mano ancora una volta alle tasche? Non dovesse farlo, cosa succederebbe? Il Bellinzona non riceverebbe la licenza e verrebbe retrocesso in Prima Promotion, con conseguente salvezza dello Sciaffusa, che con il nuovo patron di Singapore, ha trovato soldi e serenità. Loro, lo stadio, ce l’hanno già.
Retrocedere vorrebbe dire, ovviamente, deprezzare il club, perdere la possibilità di recuperare almeno parzialmente gli investimenti fatti. Dall’altra parte, permetterebbe a Bentancur di gestire il club con minori spese e con decisamente altri obiettivi e ambizioni.
Difficile però immaginare un Bentancur che resti nella capitale a “vivacchiare” in Prima Promotion. Più probabile, che a quel punto, dopo aver pagato tutti i debiti (come ha già confermato), decida di farsi da parte. Ma a quel punto, cosa ne sarebbe del Bellinzona?
Una domanda che questa mattina, nella capitale, si fanno un po' tutti. E che non lascia tranquillo nessuno.