Otto gol nelle ultime nove gare, comprese la prima e la terza di ieri sera. La luce
vincente della vittoria sul Thun, steso ieri sera, è stata
proiettata sul tappeto del Comunale da Rilind Nivokazi (nella foto ENLA) autore
di una doppietta che ha scatenato tra il pubblico della tribuna
(chiuso l’accesso agli spalti) un entusiasmo che non si registrava
da molto tempo. Grande vittoria, tre reti di ottima fattura (il
doppio vantaggio è merito di un ritrovato Souza) e, diciamolo pure,
gran brutta figura della formazione promossa in Super League. Sul
campo tra le due compagini non si è vista alcuna differenza (anzi!)
ma questa non è una novità. Infatti lo si era già notato nella
partita dello scorso ottobre chiusasi a reti inviolate. Siamo ormai
alla fine della stagione e non è più il caso di chiamare in causa
lo staff spagnolo che Bentancur aveva appoggiato (e soprattutto
protetto) per un anno e mezzo sino a caldeggiarne il loro arrivo
quando si è trattato di ‘sbarazzarsi’ di Sandro Chieffo. Fatto
sta che il cambiamento è stato enorme. Sannino (uno ‚spettacolo’
nello spettacolo da come si muove e sbraccia sulla linea dell’area
tecnica…) ha letteralmente ridato vita a una squadra abbandonata a
sé stessa, senza più capacità di reagire. Facendo tornare viva una
passione andata sempre più smorzandosi per colpa anche di uno stadio
che oggi non si può più ritenere un ‘teatro’ di gare
calcistiche. La partita è stata portata a termine sul 3–1 (gol
della bandiera ‚regalato’ ai ragazzi di Mauro Lustrinelli da
Enzler) ma di reti se ne potevano segnare (da parte granata) il
doppio (almeno tre gli interventi prodigiosi del loro portiere
Steffen). Sannino è riuscito a trasmettere ai suoi la volontà di
imporre un possesso palla ispirato. Difatti, tra corner e tiri in
porta il gol è stato mancato di un pelo, a due riprese, già nei
primi minuti in cui il Thun (che si è visto soltanto nel secondo
tempo) non ha toccato palla. Mattatore in campo, come detto, si è
rivelato Nivokazi la cui fama di goleador stando alle 'voci' delle
ultime ore, peraltro smentite dallo stesso Rilind, ha oltrepassato,
come ci si poteva attendere, i confini del Cantone.
‘Nivo’
ormai ci vuole il ‘pallottoliere’ per tenere il conto: a quanti
sei?
“Ci pensa un attimo: “In stagione sono 17. Stasera ne potevo fare almeno un altro. Ma sono contento cosi, sono stanchissimo. Contento anche perché la squadra dimostra di essere forte. Purtroppo abbiamo avuto un periodo in mezzo al campionato che non è stato dei migliori. Altrimenti saremmo stati lì a lottare per qualcosa di più”.
A chi desideri dedicare questa doppietta?
“Alla mia famiglia che mi segue sempre”.
Purtroppo ci lascerai…
“Sono solo voci di mercato. Io non so niente, adesso penso all‘ultima partita con lo Sciaffusa”.
I tifosi ti stanno acclamando...
“Sono molto legato a Bellinzona e all’ACB, mi hanno dato tanto. Sono contento di avere fatto parte di questo gruppo”.
Una prestazione superlativa contro i primi della classe:
“Siamo uno squadrone!”.
Tutto è cambiato con l’arrivo di Sannino:
“Sì, il mister ci ha dato tantissimo, ha aggiustato delle cose in cui c’erano gravi lacune, inoltre ci ha uniti come gruppo. Penso che questa sia la nostra forza di queste ultime dieci partite. Dopo i sette 'sberloni' di Carouge ci siamo compattati. Sannino è riuscito a trasmetterci il suo ‚credo‘ calcistico, noi siamo stati bravi a seguirlo”.
“Ci pensa un attimo: “In stagione sono 17. Stasera ne potevo fare almeno un altro. Ma sono contento cosi, sono stanchissimo. Contento anche perché la squadra dimostra di essere forte. Purtroppo abbiamo avuto un periodo in mezzo al campionato che non è stato dei migliori. Altrimenti saremmo stati lì a lottare per qualcosa di più”.
A chi desideri dedicare questa doppietta?
“Alla mia famiglia che mi segue sempre”.
Purtroppo ci lascerai…
“Sono solo voci di mercato. Io non so niente, adesso penso all‘ultima partita con lo Sciaffusa”.
I tifosi ti stanno acclamando...
“Sono molto legato a Bellinzona e all’ACB, mi hanno dato tanto. Sono contento di avere fatto parte di questo gruppo”.
Una prestazione superlativa contro i primi della classe:
“Siamo uno squadrone!”.
Tutto è cambiato con l’arrivo di Sannino:
“Sì, il mister ci ha dato tantissimo, ha aggiustato delle cose in cui c’erano gravi lacune, inoltre ci ha uniti come gruppo. Penso che questa sia la nostra forza di queste ultime dieci partite. Dopo i sette 'sberloni' di Carouge ci siamo compattati. Sannino è riuscito a trasmetterci il suo ‚credo‘ calcistico, noi siamo stati bravi a seguirlo”.