CALCIO
Ora e sempre Moratti presidente
Pubblicato il 17.05.2025 06:11
di A. L.
Non c'è interismo senza i Moratti, prima il padre e poi il figlio. Massimo Moratti ha da poco compiuto 80 anni. E il suo compleanno non è stato festeggiato solo dalla famiglia, la sorpresa lo ha colto: ed eccolo circondato dai 'suoi giocatori'. Oltre 100 calciatori invitati: da Ronaldo a Vieri; da Zanetti a Cambiasso; da Stankovic a Samuel. E anche Andrea Pirlo uno dei più grandi rimpianti. Non poteva mancare il suo pupillo: Alvaro Recoba. Mourinho gli ha mandato un messaggio e uno scatto fotografico: immortalava il 22 maggio 2010, era la serata della conquista della Champions. Moratti-Inter è una categoria che oltrepassa il sentimento, sconfina in una pulsione continua. Inutile tentare spiegazioni. È un concentrato: dove la passione travolge l'ordinario, lo limita e lo depotenzia. Si chiama tifo: un territorio dove l'umano trova conforto, sollievo, gioia, sofferenza, nostalgia e tanto altro. Non è un miscuglio: è l'esplosione di una forma di esistenzialismo. E il genetliaco cade in un tempo particolare per la Beneamata: uno scudetto che si gioca sino all'ultimo respiro; una finale di Champions che è imminente. Impossibile tenere i nervi saldi, impossibile non essere fiduciosi, o preda dell'illusione. L'interismo è forte e fragile. Sa essere speranzoso, ma anche fallace. Questa è l'Inter, e non ci si può fare niente, niente.
Postilla: Ibrahimovic ha declinato l'invito, ai post l'ardua sentenza.