AUTOMOBILISMO
Max Verstappen una vittoria di classe
Pubblicato il 18.05.2025 17:30
di Silvano Pulga
Max Verstappen c'è, eccome. Quarta vittoria consecutiva a Imola per l'Olandese volante, che si conferma ancora un manico straordinario, come dicono da queste parti. La Red Bull ha forse ridotto il gap con le McLaren; ma sicuramente, il campione del mondo ha dalla sua una grandissima classe, il che fa tutta la differenza del mondo. Certo, la prima guida della scuderia anglo austriaca è stato anche baciato dalla fortuna, viste le due Safety Car nei momenti topici della gara. Tuttavia, come diciamo dalle nostre parti, la mela non cade mai lontano dall'albero: la fortuna, insomma, va colta. E sia il muretto che il pilota, in Romagna, hanno funzionato perfettamente. Quindi, chapeau. Max, ora, si trova al terzo posto in classifica, con 124 lunghezze contro le 146 del capoclassifica Oscar Piastri (oggi terzo, staccato di oltre 12") e le 133 di Lando Norris (lui, invece, al posto d'onore in Romagna). Mondiale apertissimo, dunque, con Max il quale ha fatto capire che i due ragazzini terribili dovranno fare i conti con lui, per prendersi il titolo. Lo ha fatto in partenza, prendendosi la prima piazza con grande decisione, superando il capoclassifica, anch'egli in prima fila al via, apparso un po' troppo timido. Poi, come scrivevamo sopra, con una condotta di gara magistrale, sfruttando gli episodi. La Ferrari, dopo un sabato disastroso, ha fatto una gara dignitosa, con Hamilton al quarto posto, alle spalle dei più forti. Ligabue, nato non lontano da Imola, cantava "Chi si contenta gode". Noi facciamo parte di un altro partito, onestamente: ma questo passa il convento, come diceva nostra nonna servendoci la minestrina al posto di pietanze a noi più gradite.  I numeri ci dicono che la Scuderia di Maranello è salita sul podio una sola volta in sette Gran Premi. Il passo gara è migliorato, in questa occasione; sul giro secco, però, la prestazione è stata sconfortante. La macchina, ormai è evidente, è nata male. Quello che c'è da comprendere è se vi siano competenze e volontà di rimettere in carreggiata una monoposto storta alla vigilia di un cambio epocale dei regolamenti, il prossimo anno. La possibilità, quindi, che questa stagione prosegua e termini nell'anonimato, è più che concreta. Il resto è la prospettiva, per gli sportivi locali, che la Formula 1 abbandoni a tempo indeterminato il circuito del Santerno. Insomma, piove sul bagnato.