Il Lugano è questo, nel bene o nel male. Soprattutto in
questo finale di campionato.
Una squadra preoccupata a non prendere gol, a difendersi con una linea difensiva bassa e che cerca di restare unita.
Non c’è sempre riuscita, certo, come dimostrano i nove gol presi contro Basilea e Servette.
A fare da contraltare, però, ci sono anche i quattro punti racimolati in trasferta contro Lucerna e Losanna: prestazioni non esaltanti, è vero, ma tutto sommato solide.
Non è un grande spettacolo? In un finale di stagione ci si deve aspettare di più? Senza dubbio, ma in questo momento è così, prendere o lasciare.
Croci-Torti, che conosce il gruppo meglio di tutti, ha capito che questa squadra è ormai “alla frutta”, dal punto di vista fisico e mentale. È stanca, ha fallito gli obiettivi che sembravano alla portata e si è andata spegnendo.
Ora c’è l’Europa, che è pur sempre un grande obiettivo, ma nell’ottica di una stagione che poteva essere trionfale, sembra quasi un traguardo “minore”. Ma non è così!
Il pareggio di ieri a Losanna è comunque un buon viatico per la sfida di sabato a Cornaredo contro l’YB: l’ultima di una stagione pazza, che ci ricorderemo per i sogni autunnali e le delusioni primaverili.
Un’annata che può e deve aver insegnato qualcosa, in vista della prossima stagione, quella che porterà all’inaugurazione del nuovo stadio. Una stagione che non si potrà fallire. Vedremo se a Lugano avranno fatto tesoro degli errori commessi.
Una squadra preoccupata a non prendere gol, a difendersi con una linea difensiva bassa e che cerca di restare unita.
Non c’è sempre riuscita, certo, come dimostrano i nove gol presi contro Basilea e Servette.
A fare da contraltare, però, ci sono anche i quattro punti racimolati in trasferta contro Lucerna e Losanna: prestazioni non esaltanti, è vero, ma tutto sommato solide.
Non è un grande spettacolo? In un finale di stagione ci si deve aspettare di più? Senza dubbio, ma in questo momento è così, prendere o lasciare.
Croci-Torti, che conosce il gruppo meglio di tutti, ha capito che questa squadra è ormai “alla frutta”, dal punto di vista fisico e mentale. È stanca, ha fallito gli obiettivi che sembravano alla portata e si è andata spegnendo.
Ora c’è l’Europa, che è pur sempre un grande obiettivo, ma nell’ottica di una stagione che poteva essere trionfale, sembra quasi un traguardo “minore”. Ma non è così!
Il pareggio di ieri a Losanna è comunque un buon viatico per la sfida di sabato a Cornaredo contro l’YB: l’ultima di una stagione pazza, che ci ricorderemo per i sogni autunnali e le delusioni primaverili.
Un’annata che può e deve aver insegnato qualcosa, in vista della prossima stagione, quella che porterà all’inaugurazione del nuovo stadio. Una stagione che non si potrà fallire. Vedremo se a Lugano avranno fatto tesoro degli errori commessi.