E quando non ci sono norme
scritte, vige la consuetudine. È consuetudine che i fedeli, durante
la Messa, si inginocchino, il gesto è per adorare il Signore, è
raccomandato, ma non è obbligatorio. Raphael Dias Belloli detto
Raphinha è, come noto, un giocatore del Barcellona. È stato
protagonista di una stagione strepitosa, culminata con la conquista
della Liga. Pochi giorni dopo la vittoria si è recato sul campo
provvisorio della sua squadra: il Montjuic. Spalti deserti,
religioso silenzio, accompagnato da un piccolino, in divisa blaugrana
e che calciava un pallone, ha attraversato tutto il campo in
ginocchio. È andato da una linea di porta all'altra, e alla fine ha
baciato il terreno. Lo ha già fatto in passato. Ha ribadito un
voto per ringraziare Dio. La moglie spiega il perché: “Dio sa
dove ci ha tirati fuori e dove ci ha messi”. Il rito è molto
popolare in Brasile e si chiama 'promessa'. Si potrebbe obiettare che
è stato girato un video, che è diventato social, e non poteva
essere altrimenti. La società dello spettacolo esige visibilità, è
il potere supremo dell'immagine. Ma è il calcio. Un potente romanzo
popolare, capace di attingere alla tradizione e proiettarsi nella
modernità. Fende gli schemi, eppure si adegua allo spirito corrente.
E tuttavia riesce a mantenere un alone di mistero e forse anche di
magia. E non resta che consegnarsi a esso.
CALCIO

In ginocchio da te