Si è spenta la luce dopo un minuto di gioco nel terzo di difesa austriaco, una lunga pausa ed il dubbio se ripartire o meno. Le squadre hanno accettato, ma per l’Austria la luce si è spenta del tutto dopo 15 minuti. Merito di una Svizzera nettamente superiore, sul pezzo, avanti 3-0, con due ferri compresi. Prima di dilagare. Austria che ha perso giustamente al 19esimo l’attaccante dello Zurigo Rohrer per un cross check su Schmid, sinonimo di una squadra palesemente in difficoltà contro i rossocrociati. Due spanne superiori, gli uomini di Fischer sono una volta ancora piaciuti per atteggiamento, intensità, un QI hockeistico elevato (vedasi gol del 2-0), spirito. Tutto insomma. Rispetto ad Herning nel 2018 (quarto vinto contro la Finlandia) tutto è stato diverso sul ghiaccio. Non un “miracolo” ma un semplice “compito” svolto in totale scioltezza e maturità. Merito anche del cammino nel torneo di avvicinamento che ha promosso la Svizzera in Pole Position. Ma, soprattutto, della maturità di molti elementi, rispetto al 2018. Peccato solo per la formula del torneo che col 1/4 al giovedì, come 7 anni orsono, ha visto una pista vuota, decisamente non degna per un mondiale. Ma che fosse così ad Herning c’erano pochi dubbi.
Ed ora? Adesso arriva la semifinale. Quella per intenderci che in un torneo privo della Russia dal 2021 è il vero spartiacque tra la gloria ed un ottimo torneo. Ci toccherà, incredibilmente, la Danimarca, che ha eliminato il Canada. Questo sì, un vero miracolo.
Al di là dell'avversario, la truppa di Fischer è dentro un processo che dura da anni e ha un solo obiettivo, come già scritto più volte. Cercare ogni anno di vincere quell’oro che è sicuramente, malgrado la concorrenza, a portata della Svizzera!
Ed ora? Adesso arriva la semifinale. Quella per intenderci che in un torneo privo della Russia dal 2021 è il vero spartiacque tra la gloria ed un ottimo torneo. Ci toccherà, incredibilmente, la Danimarca, che ha eliminato il Canada. Questo sì, un vero miracolo.
Al di là dell'avversario, la truppa di Fischer è dentro un processo che dura da anni e ha un solo obiettivo, come già scritto più volte. Cercare ogni anno di vincere quell’oro che è sicuramente, malgrado la concorrenza, a portata della Svizzera!
(Foto PPR/Salvatore Di Nolfi)