Una serata, quella di Sciaffusa, che Elio Trochen, 17 anni
(i 18 li compirà a ottobre), non dimenticherà mai. La sua prima partita ufficiale
con la maglia del Bellinzona e una bella vittoria. Un 3 a 1 figlio anche di
alcuni suoi buoni interventi nel primo tempo.
Cresciuto nel settore giovanile del Bellinzona e poi nel Team Ticino, Elio ieri sera ha dimostrato di poter essere un ragazzo sul quale contare in futuro. Perché sarebbe bello che anche in Ticino, la tradizione di portieri nostrani, andasse avanti. Se a Lugano c’è Diego Mina, altro talento che presto potrebbe ritagliarsi uno spazio in prima squadra, a Bellinzona c’è Trochen.
Giovanni “Gigi” Proietti, che lo sta allenando, è molto felice di questo debutto:
“A dire la verità, avevamo pensato di farlo giocare già qualche settimana fa, ma con tutto quello che stava succedendo attorno al club, abbiamo preferito aspettare un po’. Credo che sia stata la scelta giusta, anche perché ieri sera ha veramente fatto una buona partita”.
Un ragazzo su cui il club conta parecchio:
“Stiamo lavorando con lui da ormai sette mesi in maniera specifica: nell’ultimo mese e mezzo, tra l’altro, si è allenato unicamente con noi. Non è più andato con il Team Ticino, dove ho notato che non era una “prima scelta. A questo proposito devo ringraziare Jelmorini del centro sportivo di Tenero che gli ha facilitato gli allenamenti e Canalicchio, che lo ha allenato da quando è arrivato Sannino. Io, infatti, sono diventato assistente del mister”.
Quali sono le sue qualità?
“È molto bravo con i due piedi ed è molto reattivo”.
Dove deve migliorare?
“Nella valutazione delle referenze e della distanza, ma è normale a quest’età, soprattutto se non si gioca molto. Con il tempo crescerà tantissimo”.
Cosa gli hai detto prima della partita?
“Gli ho detto soltanto di entrare e divertirsi”.
E alla fine?
“È venuto lui da me e mi ha detto: “Potevo stare più alto sul gol”. È stato qualcosa di molto gratificante, perché ha capito tutto quello su cui avevamo lavorato in settimana. La prossima volta, farà ancora meglio”.
Una curiosità: il club granata, prima della partita, ha rinnovato a Elio il contratto per le prossime due stagioni!
Cresciuto nel settore giovanile del Bellinzona e poi nel Team Ticino, Elio ieri sera ha dimostrato di poter essere un ragazzo sul quale contare in futuro. Perché sarebbe bello che anche in Ticino, la tradizione di portieri nostrani, andasse avanti. Se a Lugano c’è Diego Mina, altro talento che presto potrebbe ritagliarsi uno spazio in prima squadra, a Bellinzona c’è Trochen.
Giovanni “Gigi” Proietti, che lo sta allenando, è molto felice di questo debutto:
“A dire la verità, avevamo pensato di farlo giocare già qualche settimana fa, ma con tutto quello che stava succedendo attorno al club, abbiamo preferito aspettare un po’. Credo che sia stata la scelta giusta, anche perché ieri sera ha veramente fatto una buona partita”.
Un ragazzo su cui il club conta parecchio:
“Stiamo lavorando con lui da ormai sette mesi in maniera specifica: nell’ultimo mese e mezzo, tra l’altro, si è allenato unicamente con noi. Non è più andato con il Team Ticino, dove ho notato che non era una “prima scelta. A questo proposito devo ringraziare Jelmorini del centro sportivo di Tenero che gli ha facilitato gli allenamenti e Canalicchio, che lo ha allenato da quando è arrivato Sannino. Io, infatti, sono diventato assistente del mister”.
Quali sono le sue qualità?
“È molto bravo con i due piedi ed è molto reattivo”.
Dove deve migliorare?
“Nella valutazione delle referenze e della distanza, ma è normale a quest’età, soprattutto se non si gioca molto. Con il tempo crescerà tantissimo”.
Cosa gli hai detto prima della partita?
“Gli ho detto soltanto di entrare e divertirsi”.
E alla fine?
“È venuto lui da me e mi ha detto: “Potevo stare più alto sul gol”. È stato qualcosa di molto gratificante, perché ha capito tutto quello su cui avevamo lavorato in settimana. La prossima volta, farà ancora meglio”.
Una curiosità: il club granata, prima della partita, ha rinnovato a Elio il contratto per le prossime due stagioni!
(Foto Filippo Zanovello)