MONDIALI
Un'occasione d'oro!
Pubblicato il 25.05.2025 06:15
di Alessandro Tamburini
Il Mondiale “diverso” continua per una grande Svizzera fino all’atto conclusivo. La finale. Guadagnata dopo l’ennesimo successo netto nella fase a eliminazione diretta. Senza appello, perentorio, prima 6-0 all’Austria nei quarti, poi 7-0 alla Danimarca in semifinale. Due prestazioni perfette, disarmanti per gli avversari, di potenza rossocrociata. Mondiale “diverso”, sì, perché la Svizzera cercherà l’oro contro gli USA senza aver mai affrontato Canada, Svezia, Finlandia e … Russia ovviamente. Merito dei rossocrociati per aver vinto il suo gruppo ad Herning, demerito delle altre big per aver subito sconfitte anche clamorose come per i canadesi. E la finale sarà “diversa” pure lei, per la prima volta tra Svizzera (4 argenti nella sua storia) e Stati Uniti (due ori in due finali, 1933 e 1960, poi nessun atto conclusivo per 65 anni!!!). Svizzera favorita dunque, essendo alla quarta finale in 12 anni? Sì, assolutamente, anche in virtù del chiaro successo per 3-0 nel gruppo B il 12 maggio. E sarà la prima volta che i favori del pronostico saranno per la squadra di Fischer, dentro un percorso iniziato non in questo mondiale ma nella costruzione di un gruppo, di una filosofia, di un ambiente che negli anni si è consolidato in modo straordinario. Tutto ovvio? No. Perché in questo mondiale c’è molto di “diverso” anche nel gruppo elvetico. Per la prima volta a medaglia nell’era moderna senza Roman Josi (e dici poco…), senza molte star della NHL (Josi stesso, Suter, Kurashev,…), ma con la forza di un gruppo dove la difesa ha una struttura granitica e l’attacco sa colpire con moltissimi uomini, anche non targati NHL. Dunque, è già fatta per l’oro? No, ovviamente, perché rispetto al successo nel primo confronto con gli States non ci sarà Nico Hischier (in fondo la Svizzera senza lui non ha mai affrontato una big), anche se ci sarà Niederreiter. Perché Team USA sarà più … Team, squadra, e meno una selezione, avendo giocato altre 7 partite, probanti, come contro Cechia, Finlandia e Svezia (tutte vinte). Ma è un mondiale “diverso”. Nella finale del 2013 la Svezia aveva ereditato a fine torneo i fratelli Sedin, in quella del 2018 eravamo stati noi la Danimarca dei miracoli in una semifinale dominata dal Canada, prima di arenarci in una finale che solo una volta aveva visto la Svezia avanti: col gol della vittoria nei rigori. E l’anno scorso la Svizzera era anche in trasferta, contro una Cechia trascinata dal suo pubblico. E gli episodi ci erano girati tutti contro (basti pensare al quasi gol di Fiala nell’overtime nel 2018). Ed allora, se è un Mondiale “diverso”, speriamo che anche essi stavolta girino in favore della Svizzera, che arrivi il primo oro della storia (che sarebbe meritatissimo) e che alla fine sul ghiaccio ci sia una pioggia di bastoni e caschi rossocrociati. Per un finale che tutti sogniamo "diverso". Dipinto d'oro.