A Basilea non si smette di
festeggiare. L'ultima di campionato è stata l'occasione per salutare
Taulant Xhaka, il giocatore, dopo 407 partite disputate con il
Basilea e all'età di 34 anni, ha deciso di smettere. E ha ricevuto
il meritato saluto e tributo da parte dei tifosi. E via alle lacrime
vicino al padre. Un giorno davvero speciale: “Ieri non ho
dormito bene. Ho pensato tutto il tempo a cosa aspettarmi oggi. Ero
nervoso come se fosse stata una partita di Champions”. Un addio
ideale: “Il mio sogno si è avverato. Gli ultimi 34 minuti sono
stati davvero speciali, in campo mi sono sentito molto bene”.
All'improvviso ecco il colpo di scena. L'altro Xhaka, tale Granit, ha
preso il microfono, accolto da un'autentica ovazione, e ha fatto
sapere: “A nome della famiglia Xhaka vorrei ringraziare i
giocatori, lo staff e l'intero club. Vi prometto una cosa: un certo
Xhaka se ne va, ma l'altro tornerà presto”. Ma è difficile
che un simile scenario sia realistico, almeno nel breve periodo. Il
centrocampista ha un lucroso contratto con il Leverkusen fino al
2028. I dirigenti tedeschi lo considerano incedibile, o quanto meno
servirebbe un consistente esborso di denaro. Ma è noto: le vie del
calcio sono infinite.
CALCIO SVIZZERO

Basilea, un sogno chiamato Granit