MONDIALI HOCKEY
Un argento che ci sta stretto
Pubblicato il 26.05.2025 07:52
di Alessandro Tamburini
È una foto. “Rubata” dove non dovevamo essere. Con Peter Jaks. Prima delle Olimpiadi del 2010. Nello spogliatoio di Team USA. Avevano delle missioni in Nord America. Due Olimpiadi. A Salt Lake City nel 2002 e Vancouver 2010, quella decisa nell’overtime da Crosby. Eliminato in questo mondiale, dove per demeriti altrui ci siamo beccati Austria e Danimarca verso l’oro contro gli USA. Abituati ad eliminare o battere Cechia, Finlandia ed i padroni di casa della Svezia. Arrivarono due argenti per Team USA nelle olimpiadi Nord Americane: 2002 e 2010. A riprova del lavoro di US development. Detto questo, nell’anno Preolimpico non sorprende. Abbiamo sempre detto che il Mondiale da vincere per noi è in casa, nel 2026, all’inizio di un nuovo quadriennio olimpico. Resta che tutto sembrava allinearsi. Austria e Danimarca nei playoff. Spazzate via. E finale sulla carta fattibile con gli USA. Ci è mancato (e tanto) Nico Hischier. lI gruppo ha lottato davanti a Genoni, in versione Papa: Leonardo I. Un po’ come i tifosi vestiti da guardie svizzere. E la difesa è stata maestosa. Abbiamo punto troppo poco in attacco. In fondo era prevedibile. L’icona Ambhül ha colpito, eccome, con Austria e Kazakhistan. Ma Team USA era in formato NHL. Patrick Fischer dopo la sconfitta nel 2018 mi disse tra la pista e la sala stampa (situata a 300 metri all’esterno) “quando ci capiterà di nuovo”, fumando assieme una sigaretta di “sfogo”. È capitato due volte in due anni. E resto convinto che il Mondiale, da vincere, sarà il prossimo in casa. Anche se, onestamente, le “eliche” girano assai per questa finale persa. Perché non c’era Nico Hischier, infortunato. Come Roman Josi. E l’anagrafe avanza, la U18 è stata retrocessa e non sempre dalla NHL potranno arrivare tutti (Winnipeg ha dominato la Regular Season, Niederreiter è stato un “regalo”). Resta quella foto. Dove mai con Peter Jaks saremmo dovuti entrare. Perché tutti ricordano il gol all’overtime di Crosby alle Olimpiadi del 2010. Oppure la clamorosa eliminazione nel 2025 dalla Danimarca dello stesso “Sid”. Noi ricorderemo l’ennesima occasione persa, contro una squadra, un progetto, che ha meritato l’oro. Team USA. Argento è. E vale. Ma stavolta davvero ci sta stretto al collo come non mai.