CALCIO
L'allenatore dei due mondi
Pubblicato il 26.05.2025 07:13
di Red.
Sabato pomeriggio, intorno alle 18 e 15, il Santiago Bernabeu era tutto in piedi per lui, e lo ha osannato, gli ha reso omaggio, i madridisti lo ritengono un'autentica icona per il club più grande e forte d'Europa e non solo. Carlo Ancelotti ha 65 anni, ha pianto, si è fatto prendere dalla commozione, ha sentito i brividi del sentimento e si è lasciato andare. Sono trascorse solo poche ore, e l'italiano è già nel nuovo mondo. È atterrato in Brasile, è arrivato a Rio de Janeiro. Il Real è già passato, annoverato come un mero e splendido ricordo. E deve diramare una lista, renderà noto i convocati per le due prossime partite, il Brasile sfida il 6 e 11 giugno Ecuador e Paraguay, valide per le qualificazione del prossimo Mondiale. Carletto ha ricevuto un'accoglienza trionfale, il primo bagno di folla, in testa un cappellino giallo, quasi a manifestare uno spirito giovanile e battagliero. Razzi e bandiere hanno fatto da coreografia alla sua camminata. Speranze e ambizioni, i dirigenti brasiliani sono sicuri: solo Ancelotti può riportare i verdeoro a vivere antichi fasti. Troppe le delusioni subite negli ultimi tempi, serviva uno dei migliori, abituato a gestire, con buon senso, una situazione complicata. Ancelotti e Brasile: che binomio, che aspettative. Ma poi parlerà il campo, come sempre. E per fortuna.