Dopo soli 19 minuti, il Cadenazzo è rientrato negli
spogliatoi.
Ne aveva abbastanza, con due cartellini rossi (il terzo è arrivato con l’espulsione del capitano, da regolamento per aver abbandonato il campo) ai giocatori e due allo staff (tecnico e viceallenatore).
A Sementina è capitato qualcosa che non si vede spesso. Anzi, forse è la prima volta.
Sullo zero a zero, in una partita di seconda lega, che non aveva assolutamente più nulla da dire, una squadra ha lasciato il campo.
Ha sbagliato? Probabilmente sì. Perché anche in condizioni difficili, bisognerebbe sempre finire le partite. Questione di fair-play e di serietà verso il campionato.
Detto questo, il gesto del Cadenazzo, è parzialmente spiegabile con la paura che la situazione degenerasse, che si potesse arrivare a qualche situazione già vissuta negli scorsi anni nel calcio regionale.
La dirigenza e lo staff, hanno deciso di non correre questo rischio. Meglio perdere 3 a 0 a tavolino, pagare la multa che sicuramente arriverà, ma evitare di perdere i nervi, in una partita di cui l’arbitro, aveva forse perso già il controllo.
Il Cadenazzo, in queste ore, per bocca del suo presidente Mario Guggia, ha fatto presente di aver inviato una lettera alla Federazione Ticinese di Calcio.
Nella missiva, il club “esprime il suo rammarico e sconcerto per ciò che è successo in una partita che invece avrebbe dovuto svolgersi in un clima di assoluta serenità”.
Il Cadenazzo giustifica il proprio agire con “una direzione arbitrale unidirezionale, e un evidente errore tecnico”. E aggiunge che “ogni pacifico confronto chiesto dal nostro allenatore con l’arbitro, per riportare serenità in campo, è stato categoricamente rifiutato, con un atteggiamento di chiusura e distacco inaccettabile per il ruolo istituzionale che una terna dovrebbe rappresentare”.
Il Cadenazzo conclude ribadendo che la scelta di abbandonare il campo è stata presa al fine di tutelare l’incolumità di tutti i presenti e che l’uscita della squadra è stata eseguita in modo ordinata e priva di proteste.
La FTC ha ovviamente aperto una procedura e la prossima settimana, a campionato concluso, sentirà le varie parti in causa. Poi, conosceremo il verdetto.
Ne aveva abbastanza, con due cartellini rossi (il terzo è arrivato con l’espulsione del capitano, da regolamento per aver abbandonato il campo) ai giocatori e due allo staff (tecnico e viceallenatore).
A Sementina è capitato qualcosa che non si vede spesso. Anzi, forse è la prima volta.
Sullo zero a zero, in una partita di seconda lega, che non aveva assolutamente più nulla da dire, una squadra ha lasciato il campo.
Ha sbagliato? Probabilmente sì. Perché anche in condizioni difficili, bisognerebbe sempre finire le partite. Questione di fair-play e di serietà verso il campionato.
Detto questo, il gesto del Cadenazzo, è parzialmente spiegabile con la paura che la situazione degenerasse, che si potesse arrivare a qualche situazione già vissuta negli scorsi anni nel calcio regionale.
La dirigenza e lo staff, hanno deciso di non correre questo rischio. Meglio perdere 3 a 0 a tavolino, pagare la multa che sicuramente arriverà, ma evitare di perdere i nervi, in una partita di cui l’arbitro, aveva forse perso già il controllo.
Il Cadenazzo, in queste ore, per bocca del suo presidente Mario Guggia, ha fatto presente di aver inviato una lettera alla Federazione Ticinese di Calcio.
Nella missiva, il club “esprime il suo rammarico e sconcerto per ciò che è successo in una partita che invece avrebbe dovuto svolgersi in un clima di assoluta serenità”.
Il Cadenazzo giustifica il proprio agire con “una direzione arbitrale unidirezionale, e un evidente errore tecnico”. E aggiunge che “ogni pacifico confronto chiesto dal nostro allenatore con l’arbitro, per riportare serenità in campo, è stato categoricamente rifiutato, con un atteggiamento di chiusura e distacco inaccettabile per il ruolo istituzionale che una terna dovrebbe rappresentare”.
Il Cadenazzo conclude ribadendo che la scelta di abbandonare il campo è stata presa al fine di tutelare l’incolumità di tutti i presenti e che l’uscita della squadra è stata eseguita in modo ordinata e priva di proteste.
La FTC ha ovviamente aperto una procedura e la prossima settimana, a campionato concluso, sentirà le varie parti in causa. Poi, conosceremo il verdetto.