CALCIO INTERNAZIONALE
Henry, c'è chi dice no
Pubblicato il 29.05.2025 07:11
di Red.
Difficile smettere di fare il calciatore. Complicato uscire da un mondo che affascina e lega in maniera indissolubile. Complesso affrontare la vita normale quando termina una carriera. Molti giocatori vogliono continuare, non si fermano. E diventano allenatori: un mestiere che non è per tutti. Una professione che esige attitudini importanti e capacità di sopportare pressioni. Il tecnico è il perfetto capro espiatorio, è sottoposto a critiche e a polemiche. E poi nel calcio va tutto veloce, i giudizi sono sommari e dipendono da ogni singola partita. Thierry Henry lo ha capito e ha dichiarato di non percepirsi come “allenatore di primo livello”. L'ex attaccante attualmente è un popolare commentatore per CBS Sports, e si dichiara soddisfatto della sua nuova professione. Spiega: “Che cosa ti protegge una volta che firmi un contratto da allenatore? Bisogna essere lucidi. Ho valutato la vita che ho adesso, non devo commettere errori, non solo per me ma soprattutto per la mia famiglia”. La panchina l'ha assaggiata, esperienze al Monaco, all'Arsenal, assistente di Martinez nella Nazionale belga. Ma poi si è reso conto che quel tipo di professione non fosse per lui. È stato un grande campione, ha calcato grandi palcoscenici, ma è consapevole che tutto questo non è abbastanza per compiere il salto dal campo alla panca. E ne ha preso atto.