GIRO D'ITALIA
Maledetta vespa o calabrone
Pubblicato il 30.05.2025 07:17
di Red.
Juan Ayuso è un talentuoso e giovane ciclista spagnolo. È partito per il Giro con grandi speranze e molte ambizioni. È stato vicino alla vetta, poi si è distanziato. E ha provato la sofferenza. Sulle strade che portavano a Siena, il famoso e famigerato sterrato, qualche giorno fa, era caduto. Il ginocchio si è aperto, è stato suturato. Diagnosi: trauma e infiammazione. Ma ha deciso di continuare e resistere. Ma ha dovuto gettare la classica spugna, nel corso della 18° tappa. “Mi sento davvero male”, ha comunicato alla sua squadra; “Non riesco a vedere dall'occhio destro”, ha aggiunto; “Volevo almeno provarci”, ha concluso amaramente. Volto tumefatto e morale al ribasso. Il ragazzo è stato punto da una vespa o da un calabrone che si era infilato sotto il casco. Ha tentato, ma correre solo l'occhio sinistro non è stato possibile. Tre punture subite, una delle quali molto vicina al bulbo oculare. Non ha potuto prendere i farmaci necessari, perché vietati dall'antidoping. Più che la corsa impervia, lo fermato un insetto. Questo è il ciclismo, questa è la strada, questa è la grandezza di un sport magnifico: sempre bellissimo e spesso impossibile.