Ben altro clima ci si sarebbe attesi
ieri in quel di Appiano Gentile. A 48 ore da una delle partite più importanti della sua storia, il
popolo nerazzurro chiamato a raccolta nei giorni scorsi tramite un comunicato della Curva Nord
non ha perso tempo per radunarsi, e per mostrare ancora una volta il legame viscerale
che li unisce a quei colori. Uomini, donne bambini, famiglie, gente di ogni età, tutti
vestiti a tema: chi con la maglia del proprio beniamino, chi la sciarpa del nonno o dello zio custodita
gelosamente, chi con maglie storiche o di campioni del passato. Si sa l’Inter è never away:
ovunque andrà troverà un punto nel mondo in cui il nero si fonde con l’azzurro, perché il suo
DNA è internazionale. La gente alla chiamata della Curva, ancora una
volta, ha deciso di rispondere presente. Tutto sembrava portare ad
una giornata di festa, una giornata in cui i tifosi interisti si
sarebbero riuniti insieme per cantare, per caricare la propria
squadra, per spronare i giocatori a dare il meglio di loro stessi
nella partita che potrebbe portare l’Inter a diventare leggenda. I
presupposti e le motivazioni c’erano tutti; del resto, non capita
tutti i giorni di vedere una squadra italiana in finale di
Champions. Tutto sembrava apparecchiato per celebrare il grande
evento, ma così non è stato. Dopo la giornata di lunedì, in cui la
Curva Nord aveva messo in scena la propria protesta per la questione
biglietti per la finale di Monaco, sotto la sede dell’Inter in
Viale della Liberazione, quest’ultima è proseguita anche presso il
centro sportivo della Pinetina. Gli ultras hanno appeso i propri
striscioni, in cui ancora una volta è stato dichiarato in maniera
più che diretta ed aperta il disappunto generale che non solo la
Curva, ma anche tanti altri abbonati hanno manifestato nei giorni
scorsi, in merito alle modalità con cui sono stati distribuiti i
tagliandi per la finale. La contestazione riguarda la mancanza di
considerazione che la società ha riservato a migliaia di tifosi, che
avrebbero avuto il diritto e la priorità di ricevere il codice per
l’acquisto del biglietto, a differenza di vip ed influencer che con
alta probabilità saranno presenti all’Allianz Arena di Monaco,
oltre al fatto che già in precedenza, molti tifosi avevano sostenuto
economicamente sacrifici importanti per poter assistere a San Siro
alla semifinale contro il Barcellona. In tutto ciò la reazione della
società è stata silente. Nessun membro della dirigenza o della
squadra è uscito dai cancelli della Pinetina, anche solo per porgere
un saluto alle centinaia di persone presenti. Si sa il calcio non è
più da molti anni uno sport del popolo, diventerà sempre di più
uno sport per ricchi, e alle società di questo importa nulla. Ciò
che conta sono gli zeri a bilancio e fatturare il massimo. Tanti
tifosi avrebbero voluto vedere e respirare ben altro clima..
(foto scattata da Emilio Di Nunzio)