Il milanismo ha
protestato, ha contestato. Ha invitato la proprietà ad andarsene. La
stagione non è stata una delusione, ha declinato verso il
fallimento. Cardinale ha deciso, non è stato immobile. E ha messo in
atto un'autentica restaurazione. Tutto è avvenuto in maniera rapida,
senza temporeggiare o attendere. La prima mossa: serviva un dirigente
capace, e concreto. Ibrahimovic non ha mai convinto, e non è
all'altezza di un simile ruolo. Ecco l'ingaggio di Igli Tare.
Il suo programma si basa sulla sostanza e su idee chiare. La seconda
mossa: Tare non ha tergiversato, ha individuato una guida tecnica di
comprovata esperienza, uno saldo e convinto di sé. Nessun salto nel
vuoto, bisognava mettere un freno al disordine e al caos. Detto e
fatto: è stato messo sotto contratto Massimiliano Allegri. Quando i
tempi diventano complicati, quando tutto sembra precipitare, è
necessario tornare al passato. Il Milan e Allegri sono di nuovo
assieme, sono trascorsi 11 anni e le loro strade si incrociano
ancora. Il tecnico del corto muso era concupito da altre squadre. Ma
si sa: certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi
ritornano. Forse.
CALCIO ITALIANO

Risolvo problemi: a corto muso