GIRO D'ITALIA
Biella, quando il Giro arriva in provincia
Pubblicato il 30.05.2025 07:20
di Silvano Pulga
La scena, bene o male, è sempre la stessa, quando la provincia italiana ospita il Giro. Musica, bambini, anziani che si aggirano curiosi nel villaggio del quartiere-tappa, bandiere alle finestre e tanto, tanto rosa un po' ovunque: nei bar, nei negozi, sulle transenne. Poi, certo, qualche automobilista in crisi di nervi per il tragitto abituale modificato, protezione civile e polizia comunale che provano a raddrizzare la situazione con un'indicazione e, magari, un sorriso: il Giro è una festa, anche se qualcuno ci tiene a ricordare che, a inizio mese, in città erano arrivati gli Alpini, e due eventi nazionali così importanti e soprattutto ravvicinati sono una prova non indifferente per una città di poco più di 43.000 residenti. Per fortuna, i mugugni lasciano presto lo spazio al buonumore: il tempo è bello e, in fondo, dopo le 13 i disagi finiranno. Il Giro ha un pregio, che è anche una croce per chi organizza: al Tour ci sono le ampie aree di parcheggio dei centri commerciali, presenti ovunque, e l'organizzazione vi si appoggia senza problemi. Il Belpaese è un centro storico unico: e se questo è positivo, perché le immagini volano in tutto il mondo, la gestione di chi deve trovare parcheggi per stampa e servizi, o allestire il villaggio, è un po' come salire sulle montagne russe. A risolvere il tutto, centinaia di volontari nelle strade, alle transenne, e un gruppo di lavoratori che montano e smontano palchi, tendoni e tutto il resto. Il Giro, va detto, è anche loro, in fondo, è non solo dei protagonisti. Grazie, Biella, per la bella accoglienza. 
(Nella foto il colombiano Nairo Quintana)