GIRO D'ITALIA
La gioia di un francese in fuga
Pubblicato il 31.05.2025 04:15
di Silvano Pulga
Il vincitore Nicolas Prodhomme è stato sincero: "Ho capito che ce l'avevo fatta quando sono arrivato all'ultimo chilometro. Stavo bene, la gamba c'era, ho attaccato e ho visto che i miei compagni di fuga non sono riusciti a rispondere. Poi, certo: so che Isaac Del Toro in discesa va molto forte, ma mi regolavo con la macchina: avendola dietro di me, sapevo di avere almeno un minuto di margine, e questo mi ha dato la certezza di vincere". Abbiamo chiesto all'atleta francese se abbia sofferto di più le asperità o il caldo di oggi, che abbiamo sentito anche noi, nonostante non stessimo correndo in bicicletta: "Il caldo si sentiva, ma quando sei davanti ti dà meno fastidio. Sei concentrato sulla gara, le sensazioni sono differenti. Poi avevo il vantaggio di poter contare sull'ammiraglia subito dietro di me, loro avevano molto ghiaccio a bordo, e questo mi ha consentito di idratarmi bene. In gruppo, in queste giornate, devi per forza di cose andare in coda per avere assistenza, bere e rinfrescarti, e può diventare molto più difficile". Soddisfatto la maglia rosa Isaac Del Toro"La tappa era sicuramente difficile, ma ho il grande vantaggio di correre con una squadra molto forte, dove tutti fanno quello che devono. Mi aspettavo gli attacchi degli avversari, e abbiamo controllato la gara con autorevolezza, spaventando un pochino, forse, chi ci voleva provare. C'è anche da dire che il vento non aiutava chi avesse voluto tentare di andare via, perché continuava a girare, e chi avesse attaccato da solo avrebbe rischiato di farlo magari controvento e, in queste condizioni, ti puoi far male se parti troppo da lontano. La pressione? Non è maggiore di quella che ho provato nei giorni scorsi; domani sarà una giornata simile a quella di oggi, ovviamente gli avversari ci proveranno di nuovo, ma io sto bene e così i miei compagni. Sì, ho fiducia nei miei mezzi ma adesso è il momento di rimanere calmi e concentrati, ascoltando i miei compagni più esperti. Domani si correrà su una strada che ha fatto la storia del Giro: sarà sicuramente una grande emozione, ma preferisco non fare alcun pronostico".