Il piccolo Bienne ci ha provato: è rimasto in
partita sin quasi alla fine, ha pareggiato il primo gol di Xherdan
Shaqiri, ha spaventato il grande Basilea, ed è uscito dal campo tra
gli applausi anche dei tifosi avversari, battuto con un punteggio
sicuramente troppo severo, e maturato a fine gara. Dalla tribuna,
tra l'altro, non abbiamo avuto la sensazione netta che il rigore per
i renani fosse così evidente. L'arbitro Stefan Horisberger, alla sua
ultima direzione, non ha però avuto esitazioni, e non è neppure
andato al VAR a verificare, tra lo stupore di diverse persone con noi
in tribuna stampa.
"Ho visto le immagini, sono perplesso sul
rigore per loro" ci ha detto a fine gara l'autore del gol del
pareggio, Brian Michel Bayer. "Dispiace, perché in quel momento
avevamo ancora la forza per fargli male, ma è il calcio. Peccato non
essere riusciti a fare di più: abbiamo dato tutto per la nostra
gente, che è venuta qui a sostenerci, numerosissima. Ora proveremo a
costruire qualcosa di grande, questa coppa ci ha dimostrato che
possiamo crescere." Il tecnico dei biancorossi, Samir
Chaibeddra, è apparso comunque soddisfatto per la prova dei suoi,
rammaricandosi per qualche ripartenza che poteva essere meglio
gestita. Sul rigore, è apparso anche lui perplesso: è stata la
svolta della partita, ha dichiarato, ma non ha polemizzato più di
tanto, anche se gli è scappato che la differenza di categoria tra il
suo Bienne e il Basilea potrebbe aver fatto la differenza. Gli
abbiamo invece chiesto se questo magnifico cammino in Coppa potrà
avere un peso il prossimo anno: "Quale vetrina migliore della
finale di Coppa svizzera, per un club come il nostro? Noi siamo una
realtà dove i giocatori non sono professionisti, lavorano e si
allenano. Per il prossimo anno pensiamo che la società possa fare
scelte importanti, consentendoci di crescere e di salire di
categoria." Xherdan Shaqiri, nominato miglior giocatore della
finale, è stato più diplomatico, preferendo non entrare troppo nel
merito del rigore concesso al Basilea. Decisamente soddisfatto Fabio
Celestini: messo pesantemente in discussione, a un certo punto della
stagione, chiude con un'entusiasmante doppietta campionato/coppa. A
margine della conferenza stampa, gli abbiamo chiesto se ci sia stato
un cambio di politica societaria: dalla ricerca di giovani
promettenti all'ingaggio di stagionati top player (dopo Shaqiri,
potrebbe arrivare Granit Xhaka). "Non direi" ci ha detto il
tecnico ex Lugano. "I giovani interessanti continuiamo a
cercarli, come sempre. Per farli crescere, li affianchiamo a
giocatori più esperti." Risposta diplomatica, ovviamente:
perché Ajeti e Shaqiri, diciamolo, non sono la stessa cosa. Oggi,
però, è giusto festeggiare.
COPPA SVIZZERA

Quel rigore che fa discutere...