Magari ieri sera vi è capitato di guardare (o riguardare) il capolavoro di Clint Eastwood “Million dollar baby”, con la sua grande partecipazione unita a Hilary Swank e Morgan Freeman. Già vi ho narrato della storia di Katie Taylor, il cui film “Katie” del 2018 solo nel teaser richiamava proprio la pellicola di Eastwood, oltre che in molti contenuti.
Il mondo della boxe femminile negli ultimi mesi ha subito una vera e propria rivoluzione, grazie a Jake Paul, il pugile (ex influencer) che funge anche da promoter della sua pupilla Amanda Serrano, la portoricana battuta proprio da Katie Taylor in novembre nell’antipasto ad Arlington nel Texas della sfida tra lo stesso Paul e Mike Tyson. Si è innamorato del pugilato femminile Jake Paul, e per l’11 Luglio (sempre con diretta su Netflix) proporrà una prima storica al Madison Square Garden di New York. Una carta tutta femminile, con l’atto terzo tra Taylor e Serrano in chiusura. Intanto, però, con la sua MVP, Paul ha messo sotto contratto una miriade di campionesse: Chantelle Cameron (l’unica ad aver battuto in carriera la Taylor), Savannah Marshall, Alycia Baumgarder, Ellie Scotney, Tamm Thibeault e tante altre. Insomma, al MSG andrà in scena (fatta eccezione della grande Claressa Shield) una sera spettacolare al femminile grazie a Jake Paul. Undisputed Superleggeri tra Taylor e Serrano, Undisputed Superpiuma tra Baumgardner e Miranda, l’unificazione dei Supermedi tra Marshall e Green, l’unificazione dei Supergallo tra Scotney e Mercado, l’unificazione nei pesi Gallo tra Thorslund e Metclaf, il WBC regno ad interim nei Superleggeri tra Cameron e Camara, Ramla Ali contro Furtado e l’attesa sfida tra la canadese Thibeault (oro al mondiale di Istanbul nel 2022) e Casmassa.
Per chi vuole conoscere meglio il pugilato al femminile una grande carta, l’occasione di non restare solo “coinvolti” nel caso Imane Khelif, l’algerina oro a Parigi che per poter competere ancora dovrà sottoporsi a uno screening genetico sul suo sesso. La neonata World Boxing (cha ha superato i 100 paesi affiliati, Svizzera compresa di recente) si è dunque allineata, o arresa, alle pressioni internazionali che volevano chiarezza sul suo caso. A proposito di Svizzera. Continua a brillare Anna Jenni, l’allieva del grande Federico Beresini, che a Parigi ha vinto il torneo “The Belt” (nella foto). Per un totale, recente, di 3 tornei, 3 finali, due ori e un argento.
La boxe al femminile è in piena espansione ed anche se sta antipatico a molti, va dato atto a Jake Paul di essere una locomotiva incredibile per tutto il movimento (basti pensare anche alle “borse” che Serrano e Taylor incassano, oltre i 6 milioni di dollari a testa). Il “braccino corto” della Matchroom e di Eddie Hearn ha forse perso il treno giusto, con il promoter che ha puntato tutto su Taylor, Sandy Ryan (sconfitta di recente da Mikaela Mayer) e Skye Nicolson (pure lei battuta di recente da Tiara Brown).
Mentre è sempre più in rampa di lancio Lauren Price (che recentemente ha dominato l’esperta Natasha Jonas), appartenente alla BOXXER di Ben Shalom, la Matchroom prova a rinnovare i suoi ranghi, come con la freschissima firma del grande talento 18enne Tiah-Mai Ayton. 21 incontri e 21 vittorie da dilettante con molteplici medaglie vinte (compreso l’oro nei 57 Kg al mondiale nel Colorado del 2024). Per imitare lo stesso percorso della Taylor, avrà lo stesso manager, Brian Peters.
Prossimi nomi da seguire? Due irlandesi ancor più giovani nei miei radar da 5 anni. Ella Thompson e Abbey Molloy. Il pugilato al femminile è ormai in piena evoluzione. E per fortuna dietro ai grandi nomi c'è tutto un movimento in crescita.