Che cos'è il carattere?
Che cos'è l'indole? Esiste un tratto simile che contraddistingue un
paese? A Parigi ci sono due italiani molto diversi tra di loro. Jannik
Sinner è tornato. Spara fendenti micidiali e imprendibili, si
muove con un'agilità straordinaria, ha una grandissima
determinazione e una feroce concentrazione. E appare glaciale, un
freddo calcolatore. Ma prova emozioni? Lui ci tiene a rappresentarsi
come umano: “Ma non sono così tranquillo, dentro di me quando
gioco c'è una tempesta”. Aggiunge: “Il tennis però è
uno sport molto mentale per cui cerco di non mostrare le difficoltà”.
Dissimula. Lorenzo Musetti
ha deciso di battere il suo tempo. È un talento purissimo. Traccia
traiettorie incredibili, spinge i suoi colpi sull'onda della
fantasia. È un anarchico: lui il rovescio lo esegue con una mano. E
non dissimula. Impreca, parla con sé stesso, si lascia andare: al
turpiloquio e anche alla bestemmia. Gioca sempre due partite: contro
il suo ego e contro l'avversario dall'altra parte della rete. Dopo
aver sconfitto Holger Rune, dichiara: “Sono
molto orgoglioso di me stesso”,
sottolinea: “Ora mi
lamento meno e penso di più”.
Riuscirà il nostro a mantenere questa attitudine? Ma è noto: “Le
domande non sono mai indiscrete, le risposte lo sono a volte”.
TENNIS

Sinner o Musetti, chi è l'Arcitaliano?