HC LUGANO
È il periodo giusto per sognare
Pubblicato il 04.06.2025 07:04
di Doriano Baserga
Fra meno di due mesi il Lugano tornerà sul ghiaccio della Cornèr Arena ad allenarsi. Intanto, i bianconeri sudano in palestra e nei dintorni di Lugano con bici, canoe e corse nella natura rigogliosa di queste giornate primaverili, in attesa dell’estate. Quella vera, calda, che fa di Lugano una piccola Rio.
La squadra cresce, il nuovo direttore sportivo Steinmann si è messo alacremente al lavoro: di ieri la notizia dell’arrivo del finlandese Kupari, un classe 2000 che ha già conosciuto la NHL.
Per ora, gli stranieri sono sei: assieme a chi è rimasto, come Sekac, Joly e Dalhstrôm, ci sono i nuovi Sgarbossa, Carrick e appunto Kupari. Arriverà un settimo? Diciamo che sarebbe una cosa utile, per non farsi trovare poi scoperti durante la stagione. Le altre squadre, quelle che puntano in alto in classifica, partiranno molto attrezzate.
La vera domanda, però, in questo momento, è una sola: cosa si aspetta a dare il benservito a Dalhström? Strano questo tentennamento. Davvero lo svedese è ancora proponibile dopo la passata stagione da incubo? La risposta, evidentemente, è no.
Sperando di vedere rinascere Sekac, uno che ha del potenziale, finora purtroppo non espresso in bianconero, la buona notizia è il ritorno di Bertaggia, che ha il Lugano nel cuore ce he porterà un po’ di quella mentalità vincente che è mancata lo scorso anno.
Una stagione da incubo, che si spera irripetibile: difficile fare peggio, questo sembra scontato. Ora però serve una bella sterzata, per ridare fiducia e credibilità a tutto l’ambiente.
Tocca a Steinmann e poi al nuovo staff e ai giocatori. Siamo solo a giugno, c’è tempo per sognare e proiettare speranze.
In fondo, è questo il bello dello sport.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)