Tutti lo vogliono. Tutti
lo aspettano. Ardon Jashari sta facendo parlare di sé. Il
centrocampista ha disputato un'annata straordinaria. Nel suo primo
anno in Belgio si è espresso ad alti livelli, e ha ottenuto unanimi
riconoscimenti. Il giovane aspetta di trovare un posto in pianta
stabile anche in Nazionale. Nelle interviste di rito, in vista delle
due amichevoli che i rossocrociati si apprestano a giocare, si
dichiara soddisfatto. Il suo primo anno a Bruges è andato oltre ogni
aspettativa. Si è integrato alla grande nel club e i tifosi lo hanno
eletto ben preso a beniamino. Spiega: “In Belgio tutto è molto
più professionale che in Svizzera, il campionato è più veloce e
tecnico”. Ha confessato che il
suo corpo non era abituato a simili ritmi, e ha dovuto adattarsi.
Nuovo Paese, nuova lingua, gli ostacoli non sono mancati, ma il suo
noviziato è durato poco. Il resto lo hanno fatto le sue doti, e il
suo talento è esploso. Secondo Murat Yakin è solo di passaggio a
Bruges. Jashari è ricercato da molti top club europei, il suo valore
oltrepassa i 30 milioni. Ma ora è concentrato sulla Nazionale:
“Faccio parte della squadra nazionale da oltre tre anni.
Ho scelto (rispetto alle sue
origini della sua famiglia) la Svizzera con orgoglio”.
Il confronto con Granit Xhaka è un tema di discussione, ma
sottolinea: “Il paragone mi esalta. Ma siamo tipi diversi
dentro e fuori dal campo”.
E non teme la popolarità: “Con le mie prestazione come
calciatore e atleta in Svizzera voglio essere un modello che i
bambini possano guardare”. I
pochi scampoli di partite, i pochi minuti giocati sono un ricordo.
Ardon Jashari ha le idee chiare: vuole prendersi il centrocampo della
Nazionale rossocrociata.
NAZIONALE

Ardon Jashari e l'orgoglio di rappresentare la Svizzera