Un portiere che fa gol, non lo si vede spesso.
È successo ieri sera, in piena zona Cesarini, quando ormai il Morbio pensava già di aver vinto: Martinazzo, estremo difensore del Castello, infila in mischia al minuto 95, quando ormai ci accingevamo tutti a prendere l’uscita del campo di Balerna.
Il 3 a 2, che segnava il tabellone fino a quel momento, sembrava averci già regalato tante emozioni. Sufficienti per una finale di Coppa Ticino. E invece no, Martinazzo, ex portiere del Chiasso, era il più lesto di tutti e infilava il suo collega Bosio da pochi passi. Un guizzo da bomber.
Si andava così ai supplementari: un 3 a 3 tutto sommato giusto, che rispecchiava una partita intensa e ben giocata, e per fortuna risparmiata da forti piogge.
Da una parte Alessandro Minelli, tecnico del Morbio, dall’altra Gioele Croci-Torti, allenatore del Castello, cugino del più famoso “Crus”, che un paio di settimane or sono aveva festeggiato il titolo di campione di Seconda Lega: due tecnici che alla fine dei 120 minuti, potevano essere soddisfatti per il comportamento delle rispettive squadre.
Si decideva tutto ai calci di rigori. Portieri non altissimi, che non sembravano incutere troppo timore a chi calciava. Ogni errore poteva essere decisivo. E così è stato.
Il tiro del numero 7 del Castello Gygax è parato con i pugni da Bosio, che proprio un attimo prima si era preso la responsabilità di tirare (e segnare) il suo rigore.
Martinazzo eroe? Purtroppo per lui, solo a metà. Alla fine, il vero eroe è Bosio. Che para e segna dal dischetto.
L’ultimo rigore è invece di Noseda, che segna, si toglie la maglia e inizia l’ammucchiata festante del Morbio.
Una vittoria tutto sommato meritata, per una squadra che in campionato è arrivata quarta, a 14 punti dal Castello. Decisamente una bella soddisfazione.
Sabato, a Morbio, si ripete: finale della Supercoppa, sempre tra queste due squadre.
Se avranno ancora energie in corpo, potrebbero regalarci un altro gran spettacolo.
È successo ieri sera, in piena zona Cesarini, quando ormai il Morbio pensava già di aver vinto: Martinazzo, estremo difensore del Castello, infila in mischia al minuto 95, quando ormai ci accingevamo tutti a prendere l’uscita del campo di Balerna.
Il 3 a 2, che segnava il tabellone fino a quel momento, sembrava averci già regalato tante emozioni. Sufficienti per una finale di Coppa Ticino. E invece no, Martinazzo, ex portiere del Chiasso, era il più lesto di tutti e infilava il suo collega Bosio da pochi passi. Un guizzo da bomber.
Si andava così ai supplementari: un 3 a 3 tutto sommato giusto, che rispecchiava una partita intensa e ben giocata, e per fortuna risparmiata da forti piogge.
Da una parte Alessandro Minelli, tecnico del Morbio, dall’altra Gioele Croci-Torti, allenatore del Castello, cugino del più famoso “Crus”, che un paio di settimane or sono aveva festeggiato il titolo di campione di Seconda Lega: due tecnici che alla fine dei 120 minuti, potevano essere soddisfatti per il comportamento delle rispettive squadre.
Si decideva tutto ai calci di rigori. Portieri non altissimi, che non sembravano incutere troppo timore a chi calciava. Ogni errore poteva essere decisivo. E così è stato.
Il tiro del numero 7 del Castello Gygax è parato con i pugni da Bosio, che proprio un attimo prima si era preso la responsabilità di tirare (e segnare) il suo rigore.
Martinazzo eroe? Purtroppo per lui, solo a metà. Alla fine, il vero eroe è Bosio. Che para e segna dal dischetto.
L’ultimo rigore è invece di Noseda, che segna, si toglie la maglia e inizia l’ammucchiata festante del Morbio.
Una vittoria tutto sommato meritata, per una squadra che in campionato è arrivata quarta, a 14 punti dal Castello. Decisamente una bella soddisfazione.
Sabato, a Morbio, si ripete: finale della Supercoppa, sempre tra queste due squadre.
Se avranno ancora energie in corpo, potrebbero regalarci un altro gran spettacolo.
(Immagine margatv)