CALCIO ITALIANO
La forza del Como, Inter respinta
Pubblicato il 06.06.2025 07:20
di Silvano Pulga
Premessa: non abbiamo mai avuto nessun dubbio quando qualche illustre collega, via social, aveva garantito l'arrivo di Cesc Fàbregas sulla panchina dell'Inter. Per un motivo semplicissimo: perché, a differenza nostra, non si sono mai visti nella tribuna stampa del Sinigaglia. Non hanno mai parlato con il catalano a fine partita, si sono sempre chinati distrattamente sulle vicende del Como, impegnati a impiegare il loro tempo per seguire squadre più blasonate. Ci sta, ovviamente: loro hanno seguito uno squadrone finalista di Champions, noi una realtà di confine, che ha lottato per salvarsi. Ma, come in tutte le cose, per parlare bisogna conoscere. Le fonti vanno ascoltate, ci mancherebbe, però dopo averle accreditate in qualche modo. Sennò, si rischiano buchi spaventosi. Intendiamoci: avremmo potuto sbagliare anche noi. Ma, se fosse successo, voleva semplicemente dire che, in modo del tutto inatteso, la proprietà e il tecnico avevano deciso un cambio di rotta per venire incontro ai desideri dello squadrone che si allena a pochi chilometri dal capoluogo lariano. In realtà, le nostre fonti, a Como e non solo, ci hanno sempre confermato che il club lariano, al netto del fatto di restare una realtà per ora secondaria della Serie A, gode (soprattutto nell'ambiente dei procuratori, e non solo nella vicina Penisola) di grande considerazione, in virtù di una proprietà solidissima. Dopodiché, qualcuno può pensare che il progetto, nel lungo periodo, sia destinato a naufragare, stretto com'è tra realtà calcistiche di primordine, e con un bacino d'utenza limitato (perlomeno quello "storico"). Tuttavia, come raccontiamo da tempo ai nostri lettori, l'idea è allargare questa platea di spettatori estendendola ai milioni di estimatori, in tutto il mondo, del brand #lakeofcomo. In pratica, a queste persone, si dice "Ehi, lo sapete che oltre a tutte le bellezze che già conoscete, qui c'è una squadra di calcio della prima lega? E siete al corrente che, ovviamente, gioca in uno stadio che non può che essere che il più bello del mondo, da dove si vedono il lago e la funicolare di Brunate?" Iperboli, certo. Ma il Como ha giocato tutto l'anno con lo stadio esaurito. E questo è un dato di fatto oggettivo. Non ci risulta che in altre realtà calcistiche di quello spessore i risultati a livello di pubblico siano stati uguali. Vedremo cosa accadrà nei prossimi anni: affaire à suivre, dunque. Cesc Fàbregas fa parte di questo progetto. Con convinzione, avendo anche investito del denaro nella proprietà del club. E, fidatevi, qualora non fosse stato d'accordo, la dirigenza avrebbe detto altro. Se poi i toni possono essere sembrati duri, nei confronti di personaggi considerati tra i padroni del calcio italiano, è perché i vertici del Como si possono permettere di usarli. Tutto lì. Il resto sono, appunto, fantasie. Che non sappiamo, perdonateci, come si scriva in indonesiano.