Non dovrebbero esserci più dubbi. Lamine Yamal vincerà il prossimo
pallone d’oro.
Se è vero che la Nations League non è certo il torneo più prestigioso, è altresì vero che la sfida di giovedì sera tra Spagna e Francia, era vista come una finalissima tra Yamal e Mbappé,
Yamal, che tra poco più di un mese compirà 18 anni, ha messo a segno 18 gol e 21 assist durante questa stagione nel Barcellona. È lui, senza dubbio, la novità del calcio di oggi. Un esterno destro che sa unire velocità, tecnica e fantasia. A quell’età, qualcosa che non si era mai visto.
Kylian Mbappè, che quest’anno a Madrid ha giocato da centravanti, ha realizzato 43 gol (con 5 assist) in 56 partite. Numeri decisamente positivi per un giocatore che in Spagna ha ricevuto parecchie critiche. In un’annata in cui il Real non ha certo brillato, il francese si è calato bene nella parte del goleador, prendendo il posto, in un certo senso, di quel Cristiano Ronaldo, che dopo una cartiera sulla fascia, proprio a Madrid aveva segnato valanghe di gol da numero 9.
Il pallone d’oro, inutile nasconderlo, si gioca tra questi due fenomeni, anche se a Parigi, dopo la finale vinta con l’Inter, c’è chi punta ancora su Dembelé. Certamente bravo, ma non da essere il primo della classe.
E così, soprattutto in Spagna, la sfida di giovedì tra Spagna e Francia, era diventata una sorta di spareggio tra questi due grandi giocatori.
Nemmeno a dirlo, ha vinto il giovane del Barcellona, autore di due gol e altre grandi giocate.
Per Mbappé un calcio di rigore, un paio di accelerate, e poco altro.
Al di là del risultato, che alla fine è sempre un affare di squadra, è sembrato evidente che tra il talento cristallino di Yamal e la l’efficacia di Mbappé, c’è una bella differenza. A livello estetico, ma non solo.
Ecco perché, a meno di clamorosi colpi di scena al Mondiale per Club, l’ambito trofeo andrà per la prima volta a un giocatore così giovane.
E sarà meritatissimo.
Se è vero che la Nations League non è certo il torneo più prestigioso, è altresì vero che la sfida di giovedì sera tra Spagna e Francia, era vista come una finalissima tra Yamal e Mbappé,
Yamal, che tra poco più di un mese compirà 18 anni, ha messo a segno 18 gol e 21 assist durante questa stagione nel Barcellona. È lui, senza dubbio, la novità del calcio di oggi. Un esterno destro che sa unire velocità, tecnica e fantasia. A quell’età, qualcosa che non si era mai visto.
Kylian Mbappè, che quest’anno a Madrid ha giocato da centravanti, ha realizzato 43 gol (con 5 assist) in 56 partite. Numeri decisamente positivi per un giocatore che in Spagna ha ricevuto parecchie critiche. In un’annata in cui il Real non ha certo brillato, il francese si è calato bene nella parte del goleador, prendendo il posto, in un certo senso, di quel Cristiano Ronaldo, che dopo una cartiera sulla fascia, proprio a Madrid aveva segnato valanghe di gol da numero 9.
Il pallone d’oro, inutile nasconderlo, si gioca tra questi due fenomeni, anche se a Parigi, dopo la finale vinta con l’Inter, c’è chi punta ancora su Dembelé. Certamente bravo, ma non da essere il primo della classe.
E così, soprattutto in Spagna, la sfida di giovedì tra Spagna e Francia, era diventata una sorta di spareggio tra questi due grandi giocatori.
Nemmeno a dirlo, ha vinto il giovane del Barcellona, autore di due gol e altre grandi giocate.
Per Mbappé un calcio di rigore, un paio di accelerate, e poco altro.
Al di là del risultato, che alla fine è sempre un affare di squadra, è sembrato evidente che tra il talento cristallino di Yamal e la l’efficacia di Mbappé, c’è una bella differenza. A livello estetico, ma non solo.
Ecco perché, a meno di clamorosi colpi di scena al Mondiale per Club, l’ambito trofeo andrà per la prima volta a un giocatore così giovane.
E sarà meritatissimo.