SPORT IN TV
Tristezza Italia, per fortuna c'è Sinner
Pubblicato il 08.06.2025 06:28
di L.S.
È venerdì sera, fuori pioviggina e c’è poca voglia di uscire, anche se l’estate è alle porte.
Il programma televisivo promette bene: da una parte la semifinale di Roland Garros tra Sinner e Djokovic, dall’altra il debutto dell’Italia in queste qualificazione Mondiali. C’è attesa per gli Azzurri di Spalletti, in trasferta in Norvegia, contro una squadra temibile e a punteggio pieno.
Sinner parte bene, ma Djokovic, nonostante i 38 anni, è un cliente difficile.
Tre set durissimi, combattuti, che obbligano il numero 1 al mondo a restare sul campo più di tre ore. Alla fine, l’abbraccio tra i due è sincero, così come gli applausi di Parigi per il tennista più vincente della storia, che esce con l’onore delle armi. Qualche ora prima, Musetti, aveva soltanto accarezzato il sogno della finale, ma un problema fisico e un Alcaraz più forte, ne avevano fermato la corsa. Due italiani su quattro in semifinale, è però qualcosa di storico. Impensabile fino a qualche anno fa.
Si cambia canale: l’Italia è sotto, ma non si rialza. Anzi, affonda già nel primo tempo. La Norvegia, sotto l’acquazzone, ne fa tre. Con una facilità disarmante.
La ripresa non fa altro che enfatizzare la pochezza di una nazionale azzurra incapace di reagire. Dopo aver mancato l’appuntamento dei mondiali in Russia e Qatar, l’Italia rischia di dover vedere in televisione anche il prossimo, quello che si giocherà in Messico, Stati Uniti e Canada.
Nel 2006 gli azzurri vinsero il Mondiale in Germania e sei anni dopo persero la finale dell’Europeo contro la Spagna: ultimi guizzi di un calcio profondamente malato, che vive perennemente tra le polemiche e che non sa più sfornare talenti.
La nazionale azzurra, orgoglio italiano, non c’è più. Una sensazione stordente, difficile da capire, anche per chi non è tifoso.
E allora, oggi, tutti gli occhi saranno su Sinner e Alcaraz. Qui sì, che lo spettacolo è garantito.