CALCIO
Sprofondo azzurro
Pubblicato il 08.06.2025 04:41
di A. L.
Spalletti avrebbe le classiche ore contate. Il pallone italiano è sgonfio da tempo. La pesantissima sconfitta subita contro la Norvegia non manifesta una crisi momentanea, ma una crisi in atto da tempo. Il divario con Nazionali come Francia, Germania, Inghilterra, Spagna e Portogallo è evidente e nettissimo. La Nazionale esprime il livello di un Campionato scadente: privo di idee e di talenti. Le Istituzioni vivacchiano, sono asserragliate a difendere il loro fortino e a godersi le loro lucrose rendite di posizione. I media propongono un giornalismo propagandistico, interpretano i social, e sono lontani da forma di giornalismo di inchiesta o di analisi. Che cosa rimane? La passione di milioni di tifosi, che nonostante tutto affollano gli stadi. La piazza virtuale reclama Ranieri, assurto a vero e proprio salvatore della Patria. Il nostro vorrebbe e dovrebbe godersi la pensione, ma il momento è drammatico. Cosa succederà? Niente, servirebbe una rivoluzione e anche una semplice riforma sarebbe inefficace. In Italia il calcio segue i medesimi schemi della politica: dove comanda la parola; dove impera la discussione speciosa,; dove l'azione è rimandata; dove del domani non v'è certezza, vale solo il presente, qualunque esso sia.