In Italia ancora si
discute della sconfitta subita da Sinner. Il novello eroe, a sua
insaputa, ha tenuto incollati ai teleschermi milioni di appassionati.
La vittoria, che sembrava ottenuta, è svanita in maniera quasi
beffarda. Gli italiani accusano i francesi. Il Roland Garros si è
schierato apertamente con la spagnolo, lo ha sostenuto, lo ha acclamato.
E ha palesemente tifato contro Sinner, esultando anche quando
commetteva un errore. Nel tennis la sportività dovrebbe essere un suprema categoria. Alcaraz lo ha dichiarato, senza un simile
appoggio la sua rimonta forse non ci sarebbe stata. I media
istituzionali, da tempo, danno un grande spazio ai social, che
rimandano un profluvio di giudizi sommari, una massa informe condanna
quasi sempre, senza attenuanti: attacca e dileggia. Social che si
sono poi scatenati contro i telecronisti di Eurosport, che ha trasmesso
l'incontro in chiaro. Il commentatore era Jacopo Lo Monaco, la voce
tecnica Barbara Rossi. I due sono competenti, hanno un ritmo che non
si sovrappone all'evento, e propongono analisi puntuali e analitiche.
Ma i tifosi non hanno gradito, sono rei: non hanno tifato contro
Alcaraz e non avrebbero sostenuto abbastanza Sinner; non sono stati
partigiani; non sono stati sciovinisti. E anche questo è rimasto del
Roland Garros. E Sinner? Ha glissato, ha sostenuto che tutto fa parte
del gioco. Perché un gioco è. Non la manifestazione del
nazionalismo.
TENNIS

I francesi hanno tifato contro Sinner e gli italiani...