Niente promozione, nemmeno quest’anno. Ormai è ufficiale.
Il Locarno giocherà anche la prossima stagione in Seconda Interregionale.
La sconfitta contro l’Emmen in trasferta e la contemporanea vittoria del Buochs contro il Gambarogno/Contone, fanno sì che le bianche casacche non potranno arrivare seconde e dunque venir ripescate.
Insomma, sogno spezzato anche quest’anno, dopo che pure la scorsa stagione la squadra di Frigomosca arrivò vicino all’ambito traguardo.
Per Mauro Cavalli, presidente uscente (tra pochi giorni), un triste finale di stagione:
“È un peccato, perché ritengo che l’abbiamo buttata via prima. Nell’ultima partita, contro l’Emmen, quando ho visto un pallone fermarsi sulla riga di porta per via di una pozzanghera, ho capito che non avremmo mai vinto”.
Le ultime due stagioni le avete giocate da protagonisti, ma non è bastato:
“Vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa”.
Di chi le colpe?
“In queste casi vanno suddivise tra staff tecnico, giocatori e dirigenti, presidente in primis”.
Avete spesso giocato bene con le più forti e invece perso punti con le più deboli:
“Direi che abbiamo spesso dominato le partite, ma il nostro era un dominio sterile, non sufficiente per battere squadre che si chiudevano. Siamo invece stati più bravi quando si poteva giocare di rimessa”.
E adesso cosa succede?
“Ora tutto finisce in mano a Hendrik Klein e Samuel Grigo, che prenderanno il mio posto. Credo che ormai si chiuda un ciclo ed è il momento giusto per riaprirne un altro, con nuova gente”.
Cosa si aspetta dai nuovi dirigenti?
“Ho fiducia in loro, se hanno deciso di assumersi questa responsabilità, è perché hanno in mente un progetto. Mi dispiacerebbe se tutto il lavoro fatto dal 2018, da quando sono presidente, andasse in fumo”.
Sono stati sette anni di presidenza impegnativi, vero?
“Senza dubbio, ma penso di poter andare via a testa alta. È stata una bella scuola di vita, che mi ha permesso di conoscere tanta gente e instaurare tanti nuovi rapporti. È un’esperienza che rifarei. L’unico che non la rifarebbe è il mio portafoglio: lui sì che ha fatto una bella cura dimagrante”.
Il Locarno giocherà anche la prossima stagione in Seconda Interregionale.
La sconfitta contro l’Emmen in trasferta e la contemporanea vittoria del Buochs contro il Gambarogno/Contone, fanno sì che le bianche casacche non potranno arrivare seconde e dunque venir ripescate.
Insomma, sogno spezzato anche quest’anno, dopo che pure la scorsa stagione la squadra di Frigomosca arrivò vicino all’ambito traguardo.
Per Mauro Cavalli, presidente uscente (tra pochi giorni), un triste finale di stagione:
“È un peccato, perché ritengo che l’abbiamo buttata via prima. Nell’ultima partita, contro l’Emmen, quando ho visto un pallone fermarsi sulla riga di porta per via di una pozzanghera, ho capito che non avremmo mai vinto”.
Le ultime due stagioni le avete giocate da protagonisti, ma non è bastato:
“Vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa”.
Di chi le colpe?
“In queste casi vanno suddivise tra staff tecnico, giocatori e dirigenti, presidente in primis”.
Avete spesso giocato bene con le più forti e invece perso punti con le più deboli:
“Direi che abbiamo spesso dominato le partite, ma il nostro era un dominio sterile, non sufficiente per battere squadre che si chiudevano. Siamo invece stati più bravi quando si poteva giocare di rimessa”.
E adesso cosa succede?
“Ora tutto finisce in mano a Hendrik Klein e Samuel Grigo, che prenderanno il mio posto. Credo che ormai si chiuda un ciclo ed è il momento giusto per riaprirne un altro, con nuova gente”.
Cosa si aspetta dai nuovi dirigenti?
“Ho fiducia in loro, se hanno deciso di assumersi questa responsabilità, è perché hanno in mente un progetto. Mi dispiacerebbe se tutto il lavoro fatto dal 2018, da quando sono presidente, andasse in fumo”.
Sono stati sette anni di presidenza impegnativi, vero?
“Senza dubbio, ma penso di poter andare via a testa alta. È stata una bella scuola di vita, che mi ha permesso di conoscere tanta gente e instaurare tanti nuovi rapporti. È un’esperienza che rifarei. L’unico che non la rifarebbe è il mio portafoglio: lui sì che ha fatto una bella cura dimagrante”.