La Juve intende tornare al
vertice. Il messaggio è chiaro: altro che sogno, la vittoria deve
tornare a essere un'ossessione. A Torino hanno le idee chiare, la
ricreazione è finita. Bisogna ritornare in alto sia in Italia,
che in Europa. A Madama piace dominare, crede che sia una missione
storica. Damien Comolli è il nuovo Direttore Generale, è affiancato
da Giorgio Chiellini. Ma manca la figura del Direttore sportivo.
Tudor sembra sia confermato come tecnico, per questa stagione, ma
anche oltre. Elkann ha fatto visita alla squadra, che sta per partire
per il Mondiale per Club. Questi i proclami, queste le ambizioni. Ma
la ricostruzione non è semplice. L'allenatore è tutto da decifrare.
È arrivato per gestire una crisi, è rimasto per la mancanza di
alternative ritenute valide, e perché non si voleva operare un
ulteriore investimento. Poi c'è il mercato, tra riscatti da operare
o meno. Poi ci sono giocatori sospesi in un limbo come Vlahovic. La
Vecchia Signora pare davvero mostrare gli anni, cerca di farsi forza,
ricorda il suo passato. Ma i tempi sono cambiati, il pallone rotola
veloce, gli avversari sono cresciuti. E anche la forza di persuasione (politica ed economica) non sembra più quella di una volta. E c'è una domanda fondamentale:
ma alla proprietà interessa davvero la Juve?
CALCIO ITALIANO

Juve, è di nuovo ossessione per la vittoria