TENNIS
"Alcaraz è l'unico per cui pagherei un biglietto"
Pubblicato il 12.06.2025 06:38
di A. L.
John McEnroe è stato numero uno al mondo per quattro anni, ha vinto quattro Us Open e tre Wimbledon. Si era nel pieno degli anni Ottanta. Era un artista della racchetta, un mancino formidabile. Ogni partita con lui in campo pareva un'esperienza esistenziale. Il tennis è uno sport individuale. Costringe a fare i conti con sé stessi. Non si può parlare con nessuno. L'avversario si trova oltre la rete. Bisogna andare oltre i propri limiti, e contenere l'emotività e la fragilità. McEnroe era sempre in lotta, con il suo io, con il mondo che lo circondava. Ma come giocava. Andava all'attacco. Il punto lo voleva chiudere. Il suo rivale acerrimo era il glaciale e impassibile Borg, che non si muoveva dalla linea di fondo. Due stili, due incompatibilità che esaltavano e proponevano fantastici duelli. Ora ha i capelli bianchi e fa l'opinionista. E si è espresso su Sinner e Alcaraz: “Il livello del loro tennis è il più alto che ho mai visto: Jannik e Carlos sarebbero favoriti contro il miglior Nadal a Parigi”. Aggiunge: “Hanno elementi di unicità. Carlos è talentuoso, Jannik non è lontano. Alcaraz è più luminoso, Sinner è più continuo”. E conclude: “Alcaraz è l'unico tennista per cui pagherei il biglietto. Sa mettersi nei guai e togliersi con una facilità disarmante”.