CALCIO ITALIANO
Berlusconi è il Milan
Pubblicato il 12.06.2025 06:39
di A. L.
Berlusconi e il Milan è una di quelle storie che hanno una trama lunga e piena di avvenimenti. Era il classico imprenditore rampante, era l'Italia degli anni Ottanta, il Paese voleva vivere senza pensieri. Lo sviluppo era esploso, e il divertimento divenne la categoria che orientava le esistenze. L'istante doveva inebriarsi di voluttà. Era il 1986 e il Milan stava fallendo. Lo comprò per pochi spiccioli e ne mantenne la proprietà per 31 anni. Lo acquistò perché il calcio italiano era una formidabile arma di consenso, dava una grandiosa popolarità, era uno straordinario mezzo di persuasione delle folle. Sul piano sportivo portò il Milan sul tetto del mondo, sapeva scegliere allenatori e calciatori. Sapeva trasmettere passione e coraggio. Era un condottiero ed esercitava un indiscusso carisma. Comunicava un messaggio. Di che tipo o di quale qualità è un mero dettaglio. Il Milan sotto la sua gestione giocava un gran calcio, era ambizioso e rispettava l'avversario. Non intendeva esercitare una suprema potestà di dominio, voleva convincere, intendeva ammaliare e concupire. Spese senza limiti: con lui gli investimenti divennero miliardari, ruppe un equilibrio. E il pallone prese a rotolare velocemente e da allora non si ferma più. Morì il 12 giugno 2023.