Nell'Italia dei 60 milioni di CT, appariva paradossale che non si riuscisse a trovare qualcuno disposto a sedersi sul serio sulla panchina degli Azzurri, tanto da far scrivere a qualcuno che si pensasse concretamente a José Mourinho come candidato. L'ha invece spuntata, come sappiamo, Gennaro Gattuso, uno dei campioni del mondo 2006: una generazione che, come allenatori, sta raccogliendo molto di più di quanto seminato (pensiamo al passaggio a Sion di Fabio Grosso, e non solo, o a quello di Andrea Pirlo a Genova sponda blucerchiata, e alle vicissitudini proprio dell'ex milanista, costretto nell'ultima stagione all'esilio croato).
Rino Gattuso coraggioso? Come ha già scritto il collega Angelo Lungo, Gigi Buffon (non a caso altro campione del mondo 2006) l'ha definita "La miglior scelta possibile". La stampa della vicina Penisola sembra essersi allineata al pensiero graviniano. Per leggere qualcosa di diverso, bisogna quindi andare all'estero. E il commento de L'Equipe, forse il giornale sportivo più autorevole del mondo, i cui inviati troviamo spesso negli stadi o ai parterre delle gare di sci e di ciclismo, è stato netto e, diciamolo, piuttosto sferzante.
"Gennaro Gattuso, da allenatore, non ha mai raggiunto i livelli toccati da calciatore (...). I candidati non si accalcavano e Gattuso non era la prima scelta per questa missione rischiosa (…) Allenatore dal 2012, quando ha diretto 12 partite in Svizzera con il Sion, ha vinto solo un titolo, una Coppa d’Italia nel 2020, col Napoli. Condannato a cambiare spesso panchina, si appresta a iniziare l’undicesima esperienza in tredici anni, un’instabilità che lo ha portato a esiliarsi in Croazia nella scorsa stagione.” Difficile equivocare, insomma.
In Croazia lo hanno invece salutato così (Jurica Radic - Germanjiak) "Certamente gran signore, ma penso che ci siano molti ambiti in cui debba crescere come allenatore. Da noi ha conquistato i tifosi grazie alla sua sincerità e al suo parlare chiaro e diretto. Anche se i suoi risultati non potevano mettere tutti d’accordo, i tifosi lo adoravano, e non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno, anche dopo le sconfitte. Ma penso che avrebbe dovuto fare meglio, vista la qualità rosa che aveva a disposizione." Arrivederci a settembre, dunque.
Rino Gattuso coraggioso? Come ha già scritto il collega Angelo Lungo, Gigi Buffon (non a caso altro campione del mondo 2006) l'ha definita "La miglior scelta possibile". La stampa della vicina Penisola sembra essersi allineata al pensiero graviniano. Per leggere qualcosa di diverso, bisogna quindi andare all'estero. E il commento de L'Equipe, forse il giornale sportivo più autorevole del mondo, i cui inviati troviamo spesso negli stadi o ai parterre delle gare di sci e di ciclismo, è stato netto e, diciamolo, piuttosto sferzante.
"Gennaro Gattuso, da allenatore, non ha mai raggiunto i livelli toccati da calciatore (...). I candidati non si accalcavano e Gattuso non era la prima scelta per questa missione rischiosa (…) Allenatore dal 2012, quando ha diretto 12 partite in Svizzera con il Sion, ha vinto solo un titolo, una Coppa d’Italia nel 2020, col Napoli. Condannato a cambiare spesso panchina, si appresta a iniziare l’undicesima esperienza in tredici anni, un’instabilità che lo ha portato a esiliarsi in Croazia nella scorsa stagione.” Difficile equivocare, insomma.
In Croazia lo hanno invece salutato così (Jurica Radic - Germanjiak) "Certamente gran signore, ma penso che ci siano molti ambiti in cui debba crescere come allenatore. Da noi ha conquistato i tifosi grazie alla sua sincerità e al suo parlare chiaro e diretto. Anche se i suoi risultati non potevano mettere tutti d’accordo, i tifosi lo adoravano, e non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno, anche dopo le sconfitte. Ma penso che avrebbe dovuto fare meglio, vista la qualità rosa che aveva a disposizione." Arrivederci a settembre, dunque.