Una stagione in crescita: un girone di andata in cui si è
vista da vicino la retrocessione e un finale di campionato in cui la squadra ha
finalmente espresso le sue potenzialità. Il tutto, in coincidenza con l’arrivo sulla
panchina di Baldo Raineri al posto di Manuele Blasi (che a sua volta aveva
sostituito Beppe Sannino).
Il Paradiso ripartirà con tante novità: la più grande, ovviamente, l’entrata in società dell’ex giocatore di River Plate, Barcellona e Milan, Maxi Lopez, che ha acquistato il 40% del club.
Ieri sera a Fuorigioco, il presidente del Paradiso Antonio Caggiano ha spiegato la situazione:
“Abbiamo definito molto bene i ruoli e ognuno avrà il proprio settore di competenza: non ci saranno problemi. Credo che Maxi abbia capito la mia filosofia e l’abbia sposata appieno, per questo è entrato a far parte della nostra società. Credo che abbia visto nel nostro club la possibilità di arrivare al calcio che conta”.
Dunque non ci saranno problemi di "sovrapposizione" tra voi due, vero?
“Non credo proprio. Siamo una grande famiglia e ognuno sa cosa fare”.
La Prima Promotion sembra andare stretta al Paradiso:
“Ogni presidente è ambizioso e anch’io lo sono: credo sia giusto così. Oltretutto questa categoria serve soltanto a spendere tanti soldi, anche perché salire in Challenge League è un'impresa: giochiamo in un campionato di 18 squadre e sale soltanto la prima! Forse dalla stagione 2026/27 saranno due: speriamo…”.
Si ripartirà con Baldo Raineri in panchina:
“Ha fatto un ottimo lavoro. È una persona che conosce la categoria e conosceva la maggior parte dei ragazzi che è venuto ad allenare. È stata una scelta azzeccata”.
Caggiano non dimentica da dove è venuto:
“Quando sento le storie degli altri presidenti e leggo nei loro volti l’emozione, mi ricordo dei miei primi anni a Paradiso e soprattutto delle promozioni in Seconda Lega e Seconda Interregionale. Momenti indimenticabili, emozioni fortissime”.
Il rapporto con il FC Lugano è sempre un tema spinoso, anche quando si parla di giovani:
“Ho qualche dubbio sul fatto che il calcio d’élite debba essere tutto a Lugano. Ma in questo momento capisco che è la unica soluzione. Mansueto, in effetti, ha dimostrato cosa significa gestire un club di Super League…”.
Il Paradiso ripartirà con tante novità: la più grande, ovviamente, l’entrata in società dell’ex giocatore di River Plate, Barcellona e Milan, Maxi Lopez, che ha acquistato il 40% del club.
Ieri sera a Fuorigioco, il presidente del Paradiso Antonio Caggiano ha spiegato la situazione:
“Abbiamo definito molto bene i ruoli e ognuno avrà il proprio settore di competenza: non ci saranno problemi. Credo che Maxi abbia capito la mia filosofia e l’abbia sposata appieno, per questo è entrato a far parte della nostra società. Credo che abbia visto nel nostro club la possibilità di arrivare al calcio che conta”.
Dunque non ci saranno problemi di "sovrapposizione" tra voi due, vero?
“Non credo proprio. Siamo una grande famiglia e ognuno sa cosa fare”.
La Prima Promotion sembra andare stretta al Paradiso:
“Ogni presidente è ambizioso e anch’io lo sono: credo sia giusto così. Oltretutto questa categoria serve soltanto a spendere tanti soldi, anche perché salire in Challenge League è un'impresa: giochiamo in un campionato di 18 squadre e sale soltanto la prima! Forse dalla stagione 2026/27 saranno due: speriamo…”.
Si ripartirà con Baldo Raineri in panchina:
“Ha fatto un ottimo lavoro. È una persona che conosce la categoria e conosceva la maggior parte dei ragazzi che è venuto ad allenare. È stata una scelta azzeccata”.
Caggiano non dimentica da dove è venuto:
“Quando sento le storie degli altri presidenti e leggo nei loro volti l’emozione, mi ricordo dei miei primi anni a Paradiso e soprattutto delle promozioni in Seconda Lega e Seconda Interregionale. Momenti indimenticabili, emozioni fortissime”.
Il rapporto con il FC Lugano è sempre un tema spinoso, anche quando si parla di giovani:
“Ho qualche dubbio sul fatto che il calcio d’élite debba essere tutto a Lugano. Ma in questo momento capisco che è la unica soluzione. Mansueto, in effetti, ha dimostrato cosa significa gestire un club di Super League…”.