Il cammino europeo del Lugano, pur essendosi interrotto
a un passo dai quarti di finale con la Fiorentina, e nelle
circostanze rocambolesche che tutti ricordiamo ancora molto bene, ha
però lasciato in eredità, ai sottocenerini, la possibilità di
essere inseriti nella prima fascia del sorteggio in questa fase di
qualificazione: e questa cosa ha consentito ai bianconeri di evitare,
tra le altre, quella turca del Beşiktaş, la quale, lo scorso anno,
seppellirono la compagine di Mattia Croci-Torti, al ritorno in
Turchia, con un pesante 5-1. Le opzioni, quindi, si riducevano a 7
altre squadre. L'urna di Nyon ha regalato ai bianconeri la vincente
tra gli ungheresi del Paksi e i romeni del Cluj, questi ultimi
abbastanza quotati, dal momento che sono presenza costante nelle
coppe europee già da diversi anni. Lo scorso anno, si arresero ai
playoff di Conference League ai ciprioti del Pafos, avversari poi del
Lugano nella fase a gironi. L'estrazione ha inoltre assegnato ai
ticinesi, per l'ultima stagione in esilio a Thun, lo svantaggio di
giocare la partita d'andata in casa. I favoriti romeni, nel turno
precedente, se la dovranno però vedere con i magiari, in maglia
biancoverde, giunti alla competizione in virtù della conquista, per
il secondo anno consecutivo, della coppa nazionale. Lo scorso anno,
in Europa, subirono l'eliminazione nel turno preliminare di Europa
League per mano sempre di una squadra rumena (il Corvinul). Sconfitti
in casa 0-4 al Fehérvári úti stadion (poco più di 6.000 posti la
capienza massima), la compagine ungherese tentò la rimonta in
trasferta, ma vinse solo 0-2. Il cammino invece nei preliminari di
Conference League li portò sino allo scontro decisivo per l'accesso
alla fase a gironi contro i cechi del Mlda Boleslav: dopo un pareggio
in trasferta 2-2, i magiari vennero però sonoramente battuti davanti
al proprio pubblico per 0-3, abbandonando così i sogni europei. La
particolarità di questa squadra, dove milita, tra gli altri, l'ex
bianconero Balint Vécsei, arrivato qua dopo le esperienze al
Ferencvaros di Budapest (squadra che si aggiudica il campionato
ungherese da 7 stagioni consecutive), dov'era approdato in arrivo,
appunto, da Lugano, e in Giappone, al Kobe, è di avere in rosa solo
giocatori nazionali, e nessuno straniero: un fatto rarissimo (unico?)
nel calcio di oggi, soprattutto a livello di compagini che
partecipano a competizioni internazionali. Il fatto la dice lunga
sulla situazione geopolitica del Paese anche se, giusto per riportare
la situazione nei binari del calcio professionistico come lo
intendiamo alle nostre latitudini, la Puskas Academy, che si dice sia
la squadra del cuore del premier Viktor Orban, i giocatori stranieri
in rosa ce li ha. Eccome. Appuntamento quindi a Thun, con una delle
due, il 24 luglio e con il ritorno il 31, per una sfida non facile ma contro avversari alla portata della compagine ticinese.
FC LUGANO

Lugano, si può fare