FC LUGANO
Lugano, si può fare
Pubblicato il 18.06.2025 14:58
di Silvano Pulga
Il cammino europeo del Lugano, pur essendosi interrotto a un passo dai quarti di finale con la Fiorentina, e nelle circostanze rocambolesche che tutti ricordiamo ancora molto bene, ha però lasciato in eredità, ai sottocenerini, la possibilità di essere inseriti nella prima fascia del sorteggio in questa fase di qualificazione: e questa cosa ha consentito ai bianconeri di evitare, tra le altre, quella turca del Beşiktaş, la quale, lo scorso anno, seppellirono la compagine di Mattia Croci-Torti, al ritorno in Turchia, con un pesante 5-1. Le opzioni, quindi, si riducevano a 7 altre squadre. L'urna di Nyon ha regalato ai bianconeri la vincente tra gli ungheresi del Paksi e i romeni del Cluj, questi ultimi abbastanza quotati, dal momento che sono presenza costante nelle coppe europee già da diversi anni. Lo scorso anno, si arresero ai playoff di Conference League ai ciprioti del Pafos, avversari poi del Lugano nella fase a gironi. L'estrazione ha inoltre assegnato ai ticinesi, per l'ultima stagione in esilio a Thun, lo svantaggio di giocare la partita d'andata in casa. I favoriti romeni, nel turno precedente, se la dovranno però vedere con i magiari, in maglia biancoverde, giunti alla competizione in virtù della conquista, per il secondo anno consecutivo, della coppa nazionale. Lo scorso anno, in Europa, subirono l'eliminazione nel turno preliminare di Europa League per mano sempre di una squadra rumena (il Corvinul). Sconfitti in casa 0-4 al Fehérvári úti stadion (poco più di 6.000 posti la capienza massima), la compagine ungherese tentò la rimonta in trasferta, ma vinse solo 0-2. Il cammino invece nei preliminari di Conference League li portò sino allo scontro decisivo per l'accesso alla fase a gironi contro i cechi del Mlda Boleslav: dopo un pareggio in trasferta 2-2, i magiari vennero però sonoramente battuti davanti al proprio pubblico per 0-3, abbandonando così i sogni europei. La particolarità di questa squadra, dove milita, tra gli altri, l'ex bianconero Balint Vécsei, arrivato qua dopo le esperienze al Ferencvaros di Budapest (squadra che si aggiudica il campionato ungherese da 7 stagioni consecutive), dov'era approdato in arrivo, appunto, da Lugano, e in Giappone, al Kobe, è di avere in rosa solo giocatori nazionali, e nessuno straniero: un fatto rarissimo (unico?) nel calcio di oggi, soprattutto a livello di compagini che partecipano a competizioni internazionali. Il fatto la dice lunga sulla situazione geopolitica del Paese anche se, giusto per riportare la situazione nei binari del calcio professionistico come lo intendiamo alle nostre latitudini, la Puskas Academy, che si dice sia la squadra del cuore del premier Viktor Orban, i giocatori stranieri in rosa ce li ha. Eccome. Appuntamento quindi a Thun, con una delle due, il 24 luglio e con il ritorno il 31, per una sfida non facile ma contro avversari alla portata della compagine ticinese.