CALCIO INTERNAZIONALE
Geni compresi e incompresi
Pubblicato il 19.06.2025 06:50
di A. L.
Premessa: i trofei vinti, in questo caso, sono solo un dettaglio. Esiste un appassionato che considera il calcio come una categoria esistenziale, dove l'estetica rappresenta una spiegazione temporanea. Potenza del Mondiale del Club, ecco insieme due autentici e assoluti artisti. Li accomuna la genialità, la fantasia, la capacità di toccare in maniera delicata e raffinata il pallone. Roberto Baggio ha avuto una carriera travagliata. Ha subito gravi infortuni, è stato sovente messo in discussione. Lui la squadra dove giocare se la voleva scegliere. Per esempio alla Juve non ci sarebbe voluto andare. Ha poi girovagato. Lo si criticava per il suo carattere, ma erano polemiche speciose. È stato uno dei più forti calciatori italiani. Il suo piede destro era fantastico, le sue intuizioni erano disarmanti per bellezza. Nacque come mezzapunta, nel football moderno sarebbe stato un intruso. E poi quel rigore sbagliato, in finale, nel Mondiale americano lo ha segnato per sempre. Leo Messi ha scritto la storia, la Pulce ha legato il suo destino a un solo club. Ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Ha segnato una montagna di gol. È stato allevato dal Barcellona, che lo ha protetto, lo ha innalzato, gli ha costruito la squadra. E l'ambiente lo ha amato. Ha potuto mostrare il suo enorme potenziale. L'argentino ha reso al meglio, ha espresso il suo enorme potenziale. Baggio e Messi non sono grandi di statura e rappresentano un tipo di giocatore che rischia di diventare il retaggio di un passato. Ora il prototipo del calciatore è un atleta, un agonista, un interprete ortodosso del modulo. Purtroppo.