CALCIO ITALIANO
L'arbitro non si tocca!
Pubblicato il 21.06.2025 07:22
di Red.
Aggredire un arbitro italiano costerà caro, in termini di pena. Il Consiglio dei Ministri ha modificato un articolo del Codice Penale. E ha equiparato gli arbitri a pubblici ufficiali, identificandoli come soggetti che assicurano la regolarità di una manifestazione sportiva. Il presidente dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) Antonio Zappi ha voluto fortemente questo tipo di norma, modificata grazie all'intervento del Ministro dello Sport Andrea Abodi. Nella sostanza: chi avrà un comportamento violento nei confronti di un direttore di gara, finirà in galera. È prevista una reclusione da due a cinque anni per lesioni lievi; da quattro a dieci per lesioni gravi; da otto a sedici per lesioni gravissime. La tutela degli arbitri entra a pieno diritto nel Codice Penale, una protezione che rappresenta una forte deterrenza. E che cambia radicalmente lo scenario. Toccare un arbitro significa: essere arrestati e andare direttamente in galera. E le conseguenze saranno pesanti per gli autori di gesti violenti. È evidente che questa norma giuridica è rivolta alle giacchette nere delle serie inferiori. E va nella direzione di porre fine a ogni sorta di tolleranza o giustificazione.