SUPER LEAGUE
Celestini in Russia: scoppiano le polemiche!
Pubblicato il 22.06.2025 11:53
di Red.
La scelta di Fabio Celestini di trasferirsi al CSKA di Mosca sta facendo discutere in tutta la Svizzera, suscitando scalpore soprattutto tra i tifosi del Basilea che si sono scagliati contro il loro ex allenatore. Andare ad allenare in Russia, un paese che nel febbraio del 2022 ha aggredito l’Ucraina, è qualcosa per loro di imperdonabile.
Oltretutto, oggi il Blick dà alcuni dettagli del club in cui andrà a lavorare il neocampione svizzero (e della coppa): il CSKA Mosca è di proprietà della banca statale russa VEB, non di una qualsiasi.
La VEB viene infatti considerata uno strumento politico di Vladimir Putin: una banca che servirebbe per rafforzare l'economia di guerra russa!
Fin dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, la VEB ha infatti svolto un ruolo centrale: secondo l'agenzia di stampa Reuters, ha fornito miliardi di dollari a settori chiave dell'economia di guerra. La pubblicazione di uno studio dello Stockholm Institute of Transition Economics nell'aprile 2025 è stata particolarmente controversa a questo proposito, ma è comunque arrivata a una conclusione: la Russia sta canalizzando gran parte del suo bilancio bellico al di fuori del bilancio ufficiale, anche attraverso banche statali di sviluppo come la VEB.
Non c'è da stupirsi, quindi, che la VEB sia sulla lista delle sanzioni degli Stati Uniti e dell'Unione Europea (UE) quasi dall'inizio della guerra. Ma anche la Svizzera ha adottato le sanzioni dell'UE poco dopo, inserendo così la banca statale che pagherà lo stipendio di Fabio Celestini a partire dalla prossima stagione nella lista delle sanzioni svizzere.
La VEB starebbe operando nei territori occupati dell'Ucraina sotto il controllo russo e sarebbe coinvolta in progetti "implementati o sostenuti dal governo russo".
Tutto ciò potrebbe avere delle conseguenze per Fabio Celestini. Sebbene sarà il CSKA Mosca a pagare il suo stipendio, è probabile che il denaro provenga dalla VEB, proprietario del club. Questo, di fatto, inserirebbe Celestini nella lista delle sanzioni svizzere, come valutato da diversi esperti legali in un'intervista sempre al Blick.
Il punto chiave si trova nell'articolo 15, paragrafo 1, del "Regolamento sulle misure in relazione alla situazione in Ucraina". Esso stabilisce che le società che ricevono denaro da un istituto sanzionato, sono soggette al regime sanzionatorio. Nello specifico, anche il CSKA Mosca è incluso nell'elenco delle sanzioni svizzere.
Ci sarebbe un altro problema per Celestini, che con i russi ha firmato un contratto biennale con opzione: i soldi guadagnati in Russia non potranno essere trasferiti in Svizzera. E nemmeno in Spagna, paese natale di Celestini.
Le banche svizzere sono obbligate a bloccare tali pagamenti e a segnalarli alla Segreteria di Stato dell'Economia (Seco). Celestini potrebbe a sua volta richiedere un'esenzione, ma i requisiti sono molto rigorosi.
Insomma, la decisione di Celestini di trasferirsi in Russia, oltre a essere eticamente e moralmente discutibile, anche dal punto di vista economico rischia di diventare un bel rebus.
Ma ne valeva veramente la pena?