Il Mugello ha dato i suoi numeri, numeri che
premiano un Marc Marquez imprendibile. 93 vittorie per lui, come il
suo numero e l’anno di nascita del catalano, 40 punti di vantaggio
nel mondiale sul fratello Alex (secondo) e 110 su Bagnaia (quarto).
Marc è tornato a vincere sul circuito italiano dopo 11 anni,
l’ultimo trionfo fu nel 2014, ovviamente per la prima volta con la
moto di casa, la Ducati. Fischiato al sabato (per l’ira di Davide
Tardozzi, team manager della squadra di Borgo Panigale), Marc ha
risposto coi fatti, prendendo alla fine della gara domenicale più
applausi che fischi, anche perché il veleno ormai datato 2015 dei
tifosi di Valentino Rossi ha lasciato spazio alla gioia per il terzo
posto di Fabio Di Giannantonio, pilota del Team VR46 cresciuto,
svezzato, da giovanissimo dal ticinese Marco Tresoldi. Ha detto bene
il collega Guido Meda al sesto giro, “i primi 5 giri sono
stati i più belli del campionato”. Assolutamente sì,
grazie al duello in rosso (magenta scuro per l’occasione con l’arte
di Aldo Drudi a dipingere la livrea speciale) tra Marc e Pecco.
Sorpassi, toccate, emozioni a frotte che hanno fatto sobbalzare anche
il grande esperto di motociclismo (ed amico dello svizzero Eskil
Suter) Keanu Reeves, presente alla gara. In realtà il sorpasso più
bello lo ha disegnato al terz’ultimo giro Di Giannantonio su
Bagnaia, nella discesa della Casanova-Savelli, laddove Rossi si fece
beffa di più piloti (Biaggi, Gibernau, Barros,…) trasformando quel
luogo in un punto “sacro”, un suo marchio indelebile, che fu poi
imitato da un altro grande, Casey Stoner. Le emozioni in realtà
finiscono qua, perché ancora una volta oltre alle Ducati c’è
stato il nulla, con le cadute di Zarco e Viñales (abbattuto da
Morbidelli), ma per l’occasione lo spettacolo offerto davanti è
stato sufficiente. Anche perché la pista era critica per le alte
temperature e non c’era margine per cambiare i valori. Prossimo
appuntamento ad Assen, dove le incognite (anche meteorologiche)
saranno maggiori e forse i valori non saranno così schiaccianti in
favore della Ducati.
MOTOCICLISMO

Ducati domina in casa