AC BELLINZONA
"Pablo mi ha spiegato tutto..."
Pubblicato il 30.06.2025 08:48
di Enrico Lafranchi
 
Cancellato Giuseppe Sannino (una decisione che non è piaciuta ai tifosi, il tecnico ex Paradiso oltre ad ottimi risultati - ha portato la squadra, che si trovava a rischio retrocessione, al settimo posto), il Bellinzona sarà allenato da Xavi Andrés Ibarra, volto già conosciuto del Comunale. Vedremo come verrà risolto il problema del patentino Uefa-Pro (un “caso” per la verità già verificatosi con Mario Rosas, tornato all’ombra dei tre castelli in qualità di amministratore unico).                                              
 A decidere quest’altra soluzione tecnica non è ovviamente stato Bentancur, bensì il nuovo proprietario ACB Juan Carlos Trujillo Velasquez che ha fatto “meraviglie” con una squadra del suo Paese (il FC Llaneros) e che ora sembra intenzionato a fare il bis con quella della capitale ticinese.                              
L’imprenditore colombiano ha le idee molto chiare. Vuole portare il Bellinzona in Super League “al più presto”, dunque a breve termine. Il gusto della sfida lo intriga, è un uomo ambizioso e orgoglioso del suo lavoro. È ansioso di piacere sia ai tifosi, sia alla Città (evidentemente è a conoscenza delle traversie incontrate da Bentancur), per questo esigerà una compattezza generale che ritiene necessaria “per galleggiare nelle zone alte della classifica”. A prima vista, considerati i precedenti - promesse e premesse roboanti svanite nel nulla - si potrebbe alimentare un certo scetticismo, ma Trujillo è sicuro del fatto suo.
Al di là dei risultati che arriveranno dal campo, che cosa ritiene importante per lei e la società?             
“Vogliamo gettare le basi per un ambiente sereno, senza tensioni provenienti dall’esterno”.                     
Il Bellinzona diventerà “colombiano”: che qualità avranno i giocatori in arrivo?                                                                         
“Sono giovani ‘svegli’, ci servono giocatori completi”.                                                                      
Fa riferimento al centrocampo, punto debole della squadra?                                                                         
“I centrocampisti devono essere abili sia nella zona offensiva che in quella difensiva” (per la mancata conferma di Sabbatini sono state fatte valuvazioni anagrafiche?)”.                        
Con Ibarra vedremo un gioco diverso?                         
“Sicuramente un gioco maggiormente verticale”.
Come pensa di risolvere i problemi che ha avuto Pablo?                                                                               
“Parlando con assoluta chiarezza. Con tutti. Sono a conoscenza della situazione che si era creata. Bentancur mi ha raccontato tutto, dalla ‘a’ alla ‘z’.  Qualche errore sarà stato fatto, da una parte e dall’altra”.                                                                 
Come spiega questo suo entusiasmo per il Bellinzona?                                                                      
“Sono qui da pochi giorni, sono rimasto colpito dalla stima esternatami non solo dai tifosi ma anche dalle persone incontrate in città.  Naturalmente mi hanno riconosciuto perché ero al fianco di Pablo (abbozza un sorriso accattivante, ndr). L’entusiasmo? Me lo ha ovviamente acceso Bentancur” (ride).                  
Juan Carlos in questi giorni verificherà le condizioni delle infrastrutture, sicuro del fatto che non gli cascherà il mondo addosso. Speriamo sia così, ha già il Bellinzona nel cuore…
(Foto di Georgi Stojanov)