IL PERSONAGGIO
Sabbatini pronto a cambiar vita
Pubblicato il 03.07.2025 06:16
di L.S.
L’appuntamento è per la sera, quando è più libero dagli impegni famigliari.
Parlare con Jonathan Sabbatini è sempre un piacere: il calcio e la vita in generale, visti dalla prospettiva di un giocatore 37.enne, fanno riflettere.
Tutti si chiedono cosa farà Sabba, che dopo la stagione a Bellinzona, è in attesa di decidere il suo futuro.
“Sto valutando la situazione: da Bellinzona non ho saputo nulla, non so che idee abbiano nei miei confronti”.
L’addio di Bentancur ha cambiato le carte in tavola:
“Beh certo, fosse rimasto Pablo sarebbe stata un’altra storia. Con lui avevamo fatto altri tipi di discorsi. So che lui ha parlato con la nuova proprietà, ma non so se rientro ancora nei loro piani”.
Intanto però Sabbatini si sta muovendo:
“Ho due proposte interessanti (Collina d’oro e forse Mendrisio…?) che sto valutando”.
Proposte che cambierebbero un po’ la vita dell’ex capitano del Lugano:
“Vorrebbe dire che potrei iniziare a fare un’altra attività al di fuori del calcio. Non ho paura di cominciare a lavorare, anzi, da un certo punto di vista potrebbe essere molto stimolante. Se dovrò iniziare a mettere un piede fuori dal calcio, lo farò”.
Fare l’allenatore, resta però una idea che gli frulla per la testa:
“Fino a giugno ho fatto parte dello staff Footeco del Bellinzona, e quest’anno farò il patentino Uefa B, poi vedremo che porte si apriranno. Ricordo che tre anni fa Celestini mi aveva chiesto di entrare nel suo staff. In quel momento volevo ancora giocare, in futuro chissà…”.
Il Lugano, lo scorso anno, gli aveva fatto una proposta:
“Sì, è vero, ma era una proposta che non mi permetteva di vivere. Credo che mi volessero, ma non abbastanza. Quando dissi no alla loro proposta, non ricevetti nessuna controproposta. Io adesso devo cercare una stabilità per la mia famiglia, che è la cosa più importante”.
Ci furono altre squadre che lo avevano cercato, vero?
“Beh sì, Thun, Lucerna e Yverdon, così come il Sion, si erano fatti avanti. Ognuno con una loro proposta, ma per un motivo o per l’altro, alla fine ho scelto di restare in Ticino e giocare a Bellinzona”.
Scendere in Prima Lega non gli fa paura:
“Se ci andrò, proverò a dare il massimo. Probabilmente incontrerò ragazzi che hanno già giocato con me in passato e sarà comunque stimolante”.
Quando deciderà qualcosa?
“Entro una settimana voglio decidere, ma credo di avere già le idee piuttosto chiare”.
Per qualche giorno aspetterà ancora il Bellinzona:
“Sì, ma non mi piace dare fastidio: se qualcuno non ti vuole, è giusto mettersi il cuore in pace”.
(Foto Filippo Zanovello)